Dall’1-5 di Taranto (pugliesi poi esclusi dal campionato) al tonfo casalingo con il Potenza. Catania sulle montagne russe, che il 14 dicembre 2024 uscì sconfitto dal confronto con la compagine lucana, non riuscendo proprio a dare continuità ai risultati, soprattutto tra le mura amiche. I rossazzurri proveranno a riscattare domenica sera, in occasione del match di ritorno, quel ko maturato per 0-2 al “Massimino”.
Si ricorda una partita abbastanza vivace nelle battute iniziali, aperta ed equilibrata. Catania più propositivo ad inizio ripresa, alzando i giri del motore alla ricerca dell’episodio vincente. L’inserimento di D’Andrea al posto di un impalpabile Montalto sembrava dare maggiore brio ed imprevedibilità alla manovra etnea. Diversi i corner battuti dai rossazzurri, aumentando a dismisura il numero di cross nella ripresa.
Toscano mise dentro Inglese al posto Sturaro. Catania schierato con Stoppa e D’Andrea alle spalle di Inglese, Jimenez a centrocampo. Proprio nel momento forse migliore del Catania, il Potenza castigò gli etnei. Lo fece con il solito Caturano, il quale approfittò di una corta respinta di Adamonis (69′) insaccando la palla dello 0-1. I rossazzurri accusarono il colpo, attaccando confusamente verso la metà campo lucana e lasciando varchi invitanti agli avversari che, al minuto 82, raddoppiarono. Ancora lui, Caturano, a beffare la difesa catanese.
Il Catania ebbe la possibilità di riaprire la gara, con l’arbitro che fischiò un calcio di rigore prima del 90′. Stoppa sprecò malamente facendosi bloccare il tiro da Alastra. In pieno recupero continuò il festival delle occasioni sciupate. Ringraziamenti del Potenza che, dopo 5′ di recupero, andò a festeggiare con i propri tifosi un successo che, ai piedi dell’Etna, mancava da quasi 60 anni.
VIDEO: Catania-Potenza, gli highlights della partita
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