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Bottino pieno per il Catania a Cava de’ Tirreni. I rossazzurri rialzano subito la testa, riscattando l’immeritata sconfitta interna con l’Avellino. 0-1 finale, vittoria “maschia”, ottenuta su un campo ostico in un contesto tattico equilibrato e sesto risultato utile consecutivo in trasferta. Decide l’incontro il gol di Jimenez al 60′.
L’italo-spagnolo, partito inizialmente dalla panchina, subentra nella ripresa ad uno spento Frisenna, a sua volta schierato dal 1′ nella posizione di trequartista insieme con Lunetta alle spalle di Inglese. Nella circostanza del gol, pregevole la giocata di Celli sulla sinistra che vede e serve Jimenez, palla in mezzo e tiro imparabile dell’ex Vicenza sotto l’incrocio dei pali. Rete fondamentale per il Catania, piegando le resistenze di un avversario che, comunque, ha provato fino alla fine a trovare la via della rete.
Tanta lotta ed agonismo sul rettangolo verde. Non una gara dall’alto contenuto spettacolare. Maggiore possesso palla evidenziato dai padroni di casa, rossazzurri con un atteggiamento in prevalenza attendista, creando qualche problema alla difesa blufoncè (tutt’altro che imperforabile) attraverso le ripartenze all’interno del sistema di gioco 3-4-2-1. Particolarmente attivo anche Lunetta, in crescita la condizione fisica di Inglese. Tra le fila della Cavese, pericoloso Fella ma soprattutto Chiricò, che proprio allo scadere dei ben 9′ di recupero colpisce in pieno la traversa sfiorando il classico gol dell’ex.
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