Alcune riflessioni del giornalista e vice direttore di Telecolor Angelo Gagliano, nel corso della trasmissione ‘Diretta Stadio’, dopo lo 0-3 esterno del Catania contro il Trapani. Riportiamo di seguito un estratto:
“Già nel girone d’andata si verificava questa differenza di rendimento tra le partite giocate in casa e gli incontri disputati in trasferta. Un trend che si è ripetuto e accentuato nel girone di ritorno. Anche se bisogna dire che il fattore interno in questo campionato pesa un pò meno sulla classifica rispetto agli altri anni. Nel caso del Catania, però, il problema esiste. Eccome. Penso a più partite mancate dal Catania tra le mura amiche, su tutte quella con il Latina che ha segnato, forse, il declino nella prima parta di stagione dei rossazzurri. Poi è come se ci fosse stato un campionato e mezzo non giocato a tutti gli effetti e, in seguito, il Catania si è ripreso”.
“Probabilmente quando questa squadra gioca fuori casa ha la possibilità di esprimersi meglio, ma non per la pressione del pubblico, non per fattori ambientali. E’ il modo di giocare di una squadra che si adatta agli avversari. Questa è una squadra capace di soffrire in determinati momenti, come nel primo tempo di Trapani dove i giocatori hanno saputo sacrificarsi facendo di tutto per non prendere gol. Il gruppo si è cementato, lottano su ogni pallone. C’è ancora qualcosa da rivedere perchè, ad esempio, nel primo tempo c’è stato un momento nel quale le seconde palle non le hanno prese. Nella ripresa però il Catania ha evidenziato una buona condizione fisica sfruttando al massimo i punti deboli del Trapani. Il Catania è diventato più cinico, più squadra di categoria“.
“Montalto? E’ una persona che soffre perchè, ogni qualvolta ha l’occasione, non riesce a sfruttarla. Questo mentalmente pesa tantissimo. Non è certamente la sua migliore stagione. Penso alle due palle-gol avute a Trapani, soprattutto la prima con la porta spalancata. Vero che il pallone gli è arrivato un pò troppo addosso, ma il movimento effettuato non è di una persona serena. Nel secondo episodio si è ritrovato quasi a tu per tu con il portiere. Lui si propone in avanti ma non è abbastanza lucido mentalmente per poter cogliere le occasioni che va a cercarsi”.
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