SI FERMA IL CATANIA: tre punti all’Avellino, la ribalta Patierno

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foto Catania FC

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Passa l’Avellino a Catania. Vittoria in rimonta, decisa da Patierno. Non riesce al Catania l’impresa di fermare la capolista davanti a quasi 19mila spettatori. Prova gagliarda, quella dei rossazzurri soprattutto nel primo tempo. L’Avellino, però, con esperienza e mestiere ha portato gli episodi dalla propria parte, addomesticando la gara nonostante le difficoltà. Al Catania, che frena la serie di otto risultati utili consecutivi, è mancata un pizzico di lucidità negli ultimi metri. A differenza degli irpini che, invece, sono stati letali sotto porta.

PRIMO TEMPO – Toscano effettua alcuni cambi nell’undici di partenza rispetto alla formazione schierata a Trapani. Propone De Paoli al centro dell’attacco, supportato da Jimenez e Lunetta nel 3-4-2-1. De Rose in mezzo, preferito a Quaini. Di Gennaro, al rientro dalla squadra, guida il reparto arretrato prendendo il posto di Del Fabro. Biancolino si affida alla coppia-gol Lescano-Patierno, adottando il 4-3-1-2 con Sounas in appoggio alle punte.

Pronti, via ed il Catania si proietta subito in avanti alzando il pressing. Al 6′ De Rose pennella per Lunetta in area, quest’ultimo cicca la conclusione e manda sul fondo la sfera. Spinge forte il “Massimino”, fa altrettanto la squadra rossazzurra che sblocca il risultato poco dopo (7′): cross in area per Lunetta che effettua una sponda aerea a beneficio di Jimenez, la palla resta lì e fra i piedi di Lunetta che si gira e calcia al volo, respinge Iannarilli ma sui piedi sempre di Lunetta che a quel punto deposita in rete il pallone del vantaggio etneo.

Esplosione di gioia del “Massimino”, ma la reazione della capolista è quasi immediata. Al 12′ i lupi pervengono al pareggio: Enrici apre per Sounas in area, tocco del centrocampista e destro al volo di Patierno che trafigge Dini segnando un super gol. A questo punto i ritmi si abbassano, il Catania resta in partita. Tanto agonismo, contrasti anche duri, c’è un pò di nervosismo in campo e l’arbitro, sig. Allegretta di Molfetta, dà l’impressione di faticare a controllare una gara intensa.

Match in sostanziale equilibrio, ma è il Catania ad affacciarsi con più frequenza nella metà campo avversaria sfruttando in particolare i movimenti sugli esterni di Raimo e Anastasio. Proprio Raimo al 41′ effettua una botta velenosissima respinta in angolo da Iannarilli. Poco prima dell’intervallo, altra buona opportunità a favore del Catania: cross dalla destra, palla raccolta da Anastasio che serve Di Tacchio, conclusione dal limite dell’area del centrocampista e palla a lato, non si molto.

SECONDO TEMPO – Ripresa meno effervescente. Partita che si fa più ‘episodica’. Al 60′ il Catania protesta per una presunta trattenuta in area, il direttore di gara lascia correre. Pochi istanti più tardi, fiammata biancoverde: Cancellotti fa fuori tre avversari e mette un pallone rasoterra per Patierno, il quale trova il varco giusto per infilare Dini. E’ la rete del sorpasso. Ora l’Avellino gestisce il risultato e chiude gli spazi con ordine, senza troppi affanni.

Il Catania prova a sfondare centralmente ma aumenta l’imprecisione nello sviluppo della manovra. La difesa ospite fa buona guardia. Toscano si gioca le carte Quaini, Frisenna, Dalmonte, Stoppa e soprattutto Inglese. La sostanza non cambia. Aumentano i cross vero l’area, manca però il guizzo vincente là davanti. Nel finale punizione ben calciata da Stoppa, pallone che sfiora il palo e colpisce l’esterno della rete. E’ l’ultima emozione dell’incontro. Sorride l’Avellino che, vincendo al “Massimino”, si avvicina a grandi passi verso la B. Il Catania deve leccarsi le ferite e guardare avanti, consapevole di avere comunque sostenuto un buon test in preparazione della fase playoff.

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