PASQUALINO: “Servirà il miglior Inglese. Squadra Di Tacchio-dipendente. Credo che nessuno voglia affrontare il Catania ai playoff…”

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Così Gianpaolo Pasqualino, scrittore e attore che ha realizzato il primo podcast sulla storia del Catania, ‘Melior De Cinere Cunto’, ospite di Futura Gol, trasmissione a cura di Futura Production:

“Confesso di dover fare ammenda su Inglese, perchè quando il Catania lo ha acquistato ero molto scettico venendo da un periodo d’inattività. Poi, invece, ha smentito tutti sul campo e la sua assenza si è sentita tanto, soprattutto nelle partite che il Catania non è riuscito a vincere. Al rientro dall’infermeria l’ho visto un pò in difficoltà ancora dal punto di vista fisico, ai playoff il Catania avrà bisogno assolutamente del migliore Inglese“.

In generale il Catania non fa della spettacolarità il suo punto di forza. E’ una classica squadra di Serie C di medio-alta classifica che prima di tutto punta a non prenderle e, in linea di massima, io non penso sia una scelta sbagliata, poi sfrutta la qualità di un giocatore come Jimenez. Sperando anche nel pieno recupero di Inglese e Dalmonte. I calciatori tecnici ci sono, il Catania è una squadra che cerca il gol, quando lo trova lo difende sfruttando le ripartenze. Manca in effetti a centrocampo qualcuno che sia in grado di far girare il pallone, anche perchè De Rose, Quaini, Sturaro e Di Tacchio non sono grandi costruttori di gioco, si punta più a recuperare palla nella metà campo avversaria e poi andare subito dritti per dritti in porta”.

“Penso che Di Tacchio sia il giocatore più importante a centrocampo perchè nonostante l’età ha ancora passo, forza fisica, intelligenza tattica, cambia il gioco rapidamente. De Rose soprattutto nelle ultime gare ha dovuto rifiatare e non è sempre pulito nel passaggio corto. Credo che il Catania sia Di Tacchio-dipendente, un elemento difficilmente sostituibile in ottica playoff, sperando che non abbia problemi fisici”.

“E’ strano che il Catania non abbia vinto spesso in casa. Ci sono in rosa giocatori che hanno giocato in piazze importanti e disputato campionati di vertice. Al ‘Massimino’ le squadre si chiudono, allora ti servono giocatori tecnici e forti che riescano a sbloccare le gare anche con una giocata, Il Catania in tanti momenti dell’anno – per via di infortuni o errori nelle scelte di mercato – non li ha avuti. Se hai giocatori che poi s’inventano quel gol come ha fatto Patierno proprio a Catania, il resto diventa più semplice”.

Che arrivi quinto, sesto o settimo il Catania deve cercare di entrare in una mentalità diversa ai playoff, dove ogni gara va giocata per vincere. In quest’ottica la partita di Potenza è interessante, perchè è come se già fosse una sorta di antipasto dei playoff vero e proprio. Può essere un buon allenamento. Se devi vincere i playoff – credo che l’obiettivo sia quello – le più forti devi affrontarle e battere anche in trasferta. Spero che il Catania possa arrivare almeno sesto, che per come si era messo il campionato non sarebbe un piazzamento soddisfacente ma comunque importante. Io credo che nessuno voglia affrontare il Catania, questo da un certo punto di vista mi incoraggia. Mi preoccupa di più la fase a gironi rispetto ad un eventuale fase nazionale. Se il Catania dovesse riuscire ad arrivare lì, io che sono un pessimista – o per meglio dire realista -, dico che potrebbero iniziare ad aprirsi orizzonti interessanti”.

Torre del Grifo? Potrebbe essere una struttura importante per la squadra, il settore giovanile e per l’immagine più che per il tifoso. Se la soluzione non è quella, deve essere un’altra. Poi vorrei capire, eventualmente, se sarebbe un bene acquisito dal Catania FC o da Ross Pelligra. Cambia molto la cosa. Ricordiamoci che uno dei motivi che ha affossato il Calcio Catania era il fatto che la struttura fosse non di proprietà del club ma collegata alla società rossazzurra”.

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