Così Domenico Mignemi, attore e regista teatrale catanese che vive e lavora a Roma, tifosissimo rossazzurro, ai microfoni di ‘Spazio Sport Live’ su Sicilia 242:
“Nella nostra regione purtroppo ci sono tanti campi in condizioni non ottimali. O facciamo in modo che qualche politico faccia un tour in Sicilia, oppure dobbiamo iniziare a svegliarci davvero. Le parole non servono. Se un campo deve diventare un supermercato o un complesso di palazzine, facciamolo subito e ricerchiamo un’altra zona dove poter gestire un terreno di gioco degno. Mi riferisco in generale, al Catania ma anche ad altre società cosiddette minori che strizzano l’occhio a tanti giovani innamorati dello sport e hanno bisogno di essere supportate”.
“Con gli impegni che ho diventa complicato seguire il Catania, però l’animo del tifoso rossazzurro c’è sempre. Nel quartiere in cui abito a Roma, incominciano a parlare catanese, il che è positivo. Prima, finchè c’era mamma, venivo più spesso a Catania. I miei viaggi alle pendici dell’Etna sono diminuiti, non lavorando più a Catania come facevo in precedenza, ma con il cuore sono sempre là . Io però almeno due volte l’anno mi ritaglio, in solitudine, cinque giorni vivendo una settimana che definisco di ‘recupero sapori’ consumando pesce, carne di cavallo, arancini. Una volta sazio ritorno con 5-6 chili in più a Roma e ricomincio a dimagrire. A Roma non si mangia male, ma ad esempio i nostri ‘masculini’ dove li trovi? Ci sono cose che non puoi barattare con niente”.
“Se il Catania potrà fare bene ai playoff? Abbiamo ormai tutto l’organico al completo o quasi. Penso che il morale della squadra di Toscano sia alto. Sono fiducioso. E’ importante che ci sia la testa, bisognerà vedere a che punto siano le gambe, speriamo bene”.
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