MAIURI (all. Cavese): “Catania bravo a sfruttare gli episodi, ha vinto con esperienza”

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L’allenatore della Cavese Vincenzo Maiuri commenta in sala stampa la sconfitta casalinga col Catania:

“Il Catania è stato bravo a portare dalla propria parte una gara in equilibrio, con esperienza, noi abbiamo lottato e cercato di fare bene, la spina attaccata probabilmente non ce l’abbiamo tutti. Anche i cambi non hanno dato quanto sperato. Sto malissimo oggi, sono triste e molto giù. Abbiamo l’obbligo di reagire da uomini che non lasciano niente per strada”.

“Ci è mancata esperienza. Abbiamo creato poco sia noi che loro, ripeto nel contesto di una partita molto equilibrata, dove loro hanno sfruttato la situazione dalla quale è scaturito il gol. Noi abbiamo fatto sinceramente poco, magari se fossimo riusciti a pareggiare sul tiro di Chiricò nel finale avremmo parlato di qualcosa di diverso, ma la lettura della partita non sarebbe cambiata. Complimenti al Catania per avere vinto, noi dobbiamo assolutamente ripartire, non possiamo uscire dal campionato. Chiricò? Ha vissuto in maniera personale quello che doveva vivere. Ha fatto bene in settimana cercando di dare tutto all’interno della partita, qualcosa gli è riuscita meglio rispetto ad altre”.

“Il Catania ha vinto la gara praticamente con niente. Inizialmente i loro due mediani hanno avuto difficoltà a prenderci nella superiorità numerica interna, che poi non è andata a sfociare in situazioni produttive in avanti. Noi, giocando con il 3-5-2, avevamo la netta superiorità dentro e la superiorirà esterna sul loro quarto, che quando usciva sul quinto cercavamo di attaccare alle spalle con la mezzala, lì noi non siamo stati bravissimi perchè avremmo dovuto giocare più velocemente. Loro si sono un pò modellati sul nostro modo di giocare. Io non ricordo fraseggi da parte del Catania, a parte l’azione che ha portato al gran gol di Jimenez”.

“Non abbiamo perso per sfortuna ma perchè sugli episodi non siamo stati bravi come loro a sfruttarli. Se avessimo giocato questa partita da quintultimi in classifica probabilmente l’avremmo disputata in maniera diversa. Fare i playoff o non farli non è lo stesso. Fare i playoff deve essere motivo d’orgoglio per una squadra e non si può prescindere dall’apporto di tutti i giocatori. Se qualcuno di questi ha staccato la spina metti in difficoltà tutto il gruppo di lavoro. Mi prendo io la responsabilità di non essere stato capace di trasferire ai miei giocatori l’importanza di fare i playoff. La squadra ha lottato ma bisogna portare le partite a casa, avere una mentalità diversa, essere più cattivi nel raggiungimento del risultato”.

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