Due anni intensi vissuti a Catania da un grande attaccante che i tifosi ricordano sempre con affetto. Il ‘Falco’ Luis Oliveira ha concesso un’intervista al quotidiano La Sicilia. Ecco quanto evidenziato:
“Ho giocato in diverse piazze ma mai ho visto così tanta gente ad attendermi in aeroporto. C’erano almeno 200 tifosi rossazzurri pronti a portarmi sulle loro spalle, la passione di questa città è stata veramente incredibile. Anche il rapporto con Riccardo Gaucci è stato perfetto fin dal primo giorno, con il padre non ho avuto tanti contatti. Mi considerava una perla rara e questo spingeva la mia mente a dare sempre di più”.
“C’erano dei bonus legati ai miei gol: uno superati i 10 gol e un altro maggiore dopo i 15. Dal secondo anno in poi, quando la famiglia Gaucci cedette il club a Pulvirenti, cambiò qualcosa. Non ho mai capito perchè mettermi da parte sapendo quello che potevo ancora dare. Mancavano solo 2 gol per raggiungere il premio dei 15 gol e da lì ho iniziato a collegare tutti i punti in sospeso. Sono stato chiamato dal direttore Lo Monaco per firmare il nuovo contratto, voleva darmi la metà di quello che guadagnavo. Sarei potuto venire incontro, ma non a quelle condizioni. Rimarcavano la mia età (avevo 35 anni), io però stavo bene e questo non poteva essere un motivo valido”.
“Il Catania di oggi in corsa per la B tramite i playoff? Spero il massimo, io tifo per i colori rossazzurri, magari si arriverà fino in fondo”.
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