“Con ventimila a sostegno e coreografie che riportano ai tempi della Serie A, con gli otto risultati di fila e le tre gare senza beccare gol, il Catania era arrivato al confronto con la capolista galvanizzato. L’Avellino ha un Patierno che non perdona e con due tiri in porta ha ribaltato il vantaggio di Lunetta, ipotecando proprio al Massimino il salto in Serie B”, riporta La Sicilia.
“Il colpo d’occhio di uno stadio che in passato aveva raccontato episodi storici di non poco conto è stato uno spettacolo che i catanesi hanno costruito, applaudito. Il dato che rimane impresso sarà questo. La partita, poi, ha lasciato la grande illusione iniziale e una delusione in coda alla gara perchè nella ripresa i rossazzurri non hanno finalizzato”, si legge. “L’Avellino ha fior di attaccanti, nel Catania Inglese è entrato nei 30′ finali ma giusto per prendere confidenza con il clima agonistico. Non si poteva fare affidamento, ovvio, su di lui in questa fase di rientro in emergenza”.
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