“La categoria non incide. Il pubblico al Massimino va sempre e comunque”, riporta La Sicilia. “Ieri l’altro non è che ci fosse in ballo una promozione o c’era da festeggiare. Catania-Avellino era una prova generale in vista degli spareggi di Serie C. Eppure c’era il pienone. Catania ha fame di calcio e appena la squadra colleziona un paio di risultati utili (erano otto, in realtà, tra pari deludenti e vittorie rigeneranti) ecco che si mobilità l’intera città. E generalizziamo con quel ‘città’ abbracciando mezza Sicilia”, si legge.
C’è un patrimonio di pubblico che “alcuni club non possono vantare nemmeno in Serie A”. C’è la tradizione, “una storia che affonda le radici nella matricola 11.700, c’è un orgoglio rossazzurro”. Si sottolinea lo spettacolo offerto domenica sera sugli spalti, le difficoltà incontrate dall’Avellino capolista ma più rodato e con un Patierno in più, “mentre al Catania manca Inglese. O meglio è tornato nel finale per onor di… ripresa agonistica”.
Quando cominceranno gli spareggi si punterà sul pieno recupero dello stesso Inglese ed il Catania “chiamerà ugualmente a raccolta il pubblico. Che aveva manifestato dissenso fino al mese scorso. E a ragione visti risultati e prestazioni. Poi qualcosa è cambiato e la gente ha notato e apprezzato”, evidenzia il quotidiano.
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