BOSCO (Pres. Catania Beach Soccer): “Toscano un pilastro, voto insufficiente alla società. Torre del Grifo? Pelligra lo prenderebbe ad un prezzo più basso”

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Ai microfoni della trasmissione Salastampa, a cura di Sicra Press, il presidente del Catania Beach Soccer Giuseppe Bosco fa una serie di riflessioni sull’andamento del Catania FC in questo campionato. Ecco quanto evidenziato:

“Le ultime 8-9 giornate hanno fatto sì che la squadra riprendesse in mano la propria identità. Sono rientrati gli infortunati, hanno maturato una serie di risultati utili consecutivi giocando una partita importante contro l’Avellino nonostante il ko, ed a Cava il Catania ha fatto la gara che doveva fare mettendosi lì, passando in vantaggio, poi ha amministrato il risultato, anche se nel finale si è rischiato il pareggio con la traversa di Chiricò”.

“C’è sempre qualcosa da registrare nel prosieguo del percorso. Lo stesso Toscano ha sottolineato a mezzo stampa che il Catania deve ancora acquisire un 20% in più, acquisire la grandezza e la capacità di gestione di squadre come Avellino. Adesso manca una partita a conclusione della regular season. Io playoff ne ho giocati 23 o 24, sono un altro campionato perchè sale il livello dell’adrenalina, dell’attenzione, il livello del ‘me contro te’, degli stadi in cui giochi. E’ tutta un’altra storia. Aspettiamoci di tutto perchè il Catania ha una rosa importante, la guida tecnica idem perchè in questi mesi Toscano ha fatto da preparatore atletico, da allenatore, da medico, da dirigente, da psicologo, di tutto. Nelle ultime conferenze stampa ha detto «se non migliorano le cose, Toscano cosa ci sta a fare?». Questo è un grande punto interrogativo che deve fare riflettere e bisogna analizzare bene, avendo lanciato Toscano un messaggio”.

“Io credo che lui sia una persona molto seria e quadrata che conosce la categoria ed il mestiere, credo sia deluso da quello che si aspettava, una cavalcata per poi prendersi anche la Serie B che è un merito che vorrebbe avere da allenatore scafato, importante quale è. A volte leggo critiche sul fatto che Toscano non abbia dato un gioco al Catania… ma il gioco lo fanno i calciatori. Tu hai una rosa a disposizione, il tecnico deve essere bravo a far rendere al meglio la squadra ma è il calciatore che dà il gioco. In questa fase evidentemente c’è qualcosa che non si riesce a metabolizzare, però lui porterà la barca in porto. Poi bisogna capire quale sia l’intenzione della società. Toscano è stato il pilastro del Catania quest’anno“.

“Nella squadra un centrocampista che tira da fuori area non lo vedo, tolto inglese con i suoi 34 anni quando trovi delle difese importanti fa fatica anche lui, quindi Toscano cerca di allargare il gioco con i braccetti e di avere una corsa più fluida sugli esterni per mettere questi palloni in mezzo e una buona copertura. La squadra è stata costruita in questo modo, con un ridimensionamento del budget. La rosa del Catania, comunque, è buona ed in questo momento ha Lunetta che fa peso specifico in avanti. Bisogna incastrare tutte le cose nel modo giusto per fare bene”.

“A mio avviso il voto attribuibile al campionato del Catania, per una questione non tecnica ma societaria, è insufficiente. Mi riferisco al -1 in classifica, al discorso legato al comparto medico, al campo d’allenamento, in generale al fatto che la società non ha messo la squadra nelle condizioni per dare il meglio di sè. Puoi prendere anche Messi, ma se non è messo nelle condizioni di esprimere la propria forza e capacità tecnica in termini di preparazione atletica, comparto fisico e tutti i servizi che una società deve assicurare, non rende. Come non hanno reso tanti altri giocatori”.

“Torre del Grifo? Il Calcio Catania ha raggiunto la Serie A lavorando a Massannunziata, poi creandosi un centro sportivo da 52 milioni di euro. Ai tempi in cui avevamo sottoscritto un contratto triennale con il Calcio Catania giocando con il logo del club e allenandoci a Torre del Grifo, capì il significato di avere un centro sportivo per una società di calcio. Significa migliorare il tuo status di atleta e professionista portando punti alla società, almeno 10-12 all’anno. Che poi il centro non è stato gestito nella maniera più opportuna ed è diventato un peso negli anni critici della società è un conto, ma la parte sportiva di Torre del Grifo è una manna dal cielo. La migliore soluzione per cercare di gestire al meglio il professionista che arriva”.

“Il Gruppo Pelligra nei primi 2-3 anni ha uscito una barca di soldi, visti i grandi errori commessi all’interno di chi gestisce la società ha tirato il freno a mano, ma è logico se non hai una società che sia quantomeno autosufficiente nel poter affrontare il campionato con una piccola iniezione di liquidità per risolvere i problemi. Se devi mettere 10 milioni l’anno in C è normale che la famiglia Pelligra si sia guardata un attimino attorno. Pelligra è presente, ha portato anche il fratello a visitare Torre del Grifo, che in questo momento sarebbe una palla al piede perchè parliamo di una struttura che va ricondizionata. Una società di Serie C può gestire una struttura come questa a livello economico? Pelligra vorrebbe prenderla ad un prezzo più basso“.

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