A MENTE FREDDA | L’appetito vien mangiando. Testa, gambe e cuore la giusta ricetta

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foto Catania FC

Tre punti d’oro per ripartire. Con la consapevolezza di avere cementato il gruppo, riacquisito solidità difensiva e raggiunto un equilibrio di squadra complessivo. Al netto delle difficoltà evidenziate tra le mura amiche, dove vanno ricercate soluzioni per ottimizzare un vantaggio che non ha nessuno in C – la carica di 20mila tifosi appassionati sugli spalti – e di un atteggiamento che può essere ancora più propositivo, portando un numero maggiore di uomini nell’area avversaria e con più continuità nell’arco dei 90′. Ma emergono in questo rush finale soprattutto i pregi di un Catania evidentemente in crescita.

Potremmo dire che il recente confronto con l’Avellino non faccia testo. Perchè il Catania affrontava una squadra in totale fiducia, che vede sempre più vicino il sogno Serie B, opponendo agli etnei un potenziale offensivo di livello superiore. Invece proprio la gara al cospetto dei lupi irpini è importante nella misura in cui gli uomini di Toscano devono consolidare il processo di crescita migliorando nella gestione della gara, capendo quando colpire l’avversario, serrare i ranghi, addormentare la partita ed aumentare l’intensità.

In questo senso il Catania ha sicuramente imparato qualcosa, portando a casa l’intera posta in palio da una trasferta ostica come quella di Cava de’ Tirreni. Con la dimostrazione di saper soffrire attraverso una prova collettiva di squadra, nel contesto di una partita non certamente dall’alto contenuto spettacolare ma maschia, “sporca”. Un Catania che ha saputo calarsi in un incontro dove occorreva soprattutto combattere e lottare su ogni pallone, non prevalendo l’estetica del gioco, fermo restando che da questo punto di vista si può sempre fare meglio.

La chiusura della regular season si avvicina e con esso, per il Catania, la disputa degli spareggi promozione. C’è un quinto posto da difendere e di sicuro, con la mentalità attualmente concepita da un gruppo che non lesina sforzi, i rossazzurri faranno di tutto per riuscirci. Tuttavia il destino della squadra di Toscano, da questo punto di vista, è legato anche a quel che accadrà sui campi delle dirette rivali. Ma a prescindere dal piazzamento finale fa ben sperare la capacità del gruppo di compattarsi e di affrontare le difficoltà.

Vincere aiuta a vincere, la fame a questo Catania non manca. Unitamente alla ritrovata efficienza sul piano atletico di più giocatori e la voglia della squadra di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il capitano, Francesco De Rose, nei giorni scorsi ha promesso: «Sputeremo sangue, sappiamo di doverci provare fino alla fine». Ecco, questa è una base eccellente da cui ripartire. Continuando a dimostrare, con i fatti, che lo spirito è quello giusto.

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