Cominciamo dalle assenze preannunciate dal tecnico del Crotone Emilio Longo venerdì, in sala stampa: Oviszach, Barberis, Giron, Vinicius (squalificato) e Sassi (convocato in Nazionale Under 21). Defezioni importanti, nel contesto di un organico che presenta comunque soluzioni e qualità un pò in tutti i settori del campo. Al timone dei rossoblu, avversari del Catania domenica al “Massimino”, un allenatore che ha ottenuto eccellenti risultati anche in Serie C, alla guida del Picerno. In questa stagione per Longo è arrivato il momento del salto di qualità, approdando al Crotone. Il 51enne tecnico salernitano ha adottato spesso in carriera il 4-3-3 ma sta applicando ormai con regolarità il 4-2-3-1.
Attraverso alcune dichiarazioni rilasciate tempo fa a La Casa di C si può riassumere la filosofia calcistica di Longo: “Come dico sempre, per vincere le partite serve segnare un gol in più dell’avversario. La ‘mia’ squadra deve sempre proporre e, soprattutto, divertirsi. L’aspetto essenziale è la condivisione: delle idee, delle letture, degli obiettivi. Poi il calcio, soprattutto quello moderno, è funzionale. Per come la vedo io, non puoi preparare un canovaccio tattico e applicarlo in maniera uguale a tutte le partite. Il calcio è funzionalità e lettura, è pensare rapidamente e fare la giocata giusta nel minor tempo possibile”.
Questo Crotone, non a caso, è una squadra propositiva e solitamente bella a vedersi, capace di creare occasioni da gol ed esprimere un calcio gradevole ed efficace. Le 54 reti all’attivo (miglior dato del girone C dopo 32 giornate) confermano la bontà della produzione offensiva del Crotone che ha mandato finora in gol 12 giocatori diversi. Tumminello e Gomez hanno siglato 24 gol in due (14 il primo, 10 il secondo), il neo acquisto Murano ha dato ulteriore qualità ed esperienza al reparto avanzato. Squadra che spesso riesce a mettere tanti palloni in area, sfondando sulle fasce ma, all’occorrenza, molto pericolosa anche per vie centrali con giocatori come Vitale, Silva, Gallo, Cargnelutti ed il già citato Tumminello che suggeriscono con una certa frequenza la giocata vincente.
Longo ha conferito una precisa identità al Crotone. In porta D’Alterio domenica prenderà il posto di Sassi. In difesa Cargnelutti è un profilo di livello per la categoria mentre il ventenne difensore Alessio Guerini, arrivato in prestito dall’Atalanta, ha potenzialità interessanti. Di Pasquale, ceduto dal Pescara, è un altro valido tassello per il reparto arretrato. Rispoli è un giocatore di grande esperienza che ha calcato anche i campi della B e della A.
A centrocampo Vitale è bravo in fase di costruzione del gioco e nell’inserirsi nelle difese avversarie. Profilo molto conosciuto da Longo, Andrea Gallo era uno dei “gioielli” del Picerno, profilo tra i migliori del girone. Schirò è un centrocampista completo, in grado di ricoprire praticamente tutti i ruoli della mediana. Utilissima per il Crotone la duttilità e la tecnica di Stronati. Potrebbe pesare la mancanza dello squalificato Vinicius, mediano dai piedi buoni e caparbio.
Tumminello, come detto, rappresenta la punta di diamante del Crotone, ragazzo assai prolifico e molto pericoloso negli ultimi metri così come vede spesso la porta Gomez, corteggiato a più riprese dal Catania nella sessione estiva del calciomercato ma poi rimasto in Calabria. L’italo-argentino può agire da unica punta ma anche alle spalle di un attaccante, ad esempio Murano. Quest’ultimo, altro volto ben noto a Longo che lo ha allenato con profitto a Picerno, è stato prelevato a gennaio dal Foggia. E’ un calciatore a cui piace fraseggiare nello stretto e attaccare la profondità, bomber di professione anche lui.
La difesa del Catania, poi, dovrà prestare particolare attenzione alle doti di Ricci, tra i giocatori rossoblu più in palla in questo periodo. Mancino naturale scuola Roma, Ricci può giocare sia come ala che da trequartista, è molto rapido e abile nell’uno contro uno, dotato di un’ottima tecnica individuale e un buon tiro.
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