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Un punto a testa. Catania e Foggia si dividono la posta al “Massimino”, ed è un risultato nel complesso giusto tra due formazioni che palesano evidenti difficoltà. Soprattutto il Catania, con un organico a tutti gli effetti ridotto all’osso (ai nove assenti della vigilia si sono aggiunti De Paoli e Montalto, ndr). Qualche assenza anche per il Foggia, tra cui l’ex rossazzurro Emmausso.
PRIMO TEMPO – Toscano schiera i suoi secondo un 3-4-2-1 con una soluzione inedita in avanti: Corallo punta centrale, sostenuto da Jimenez e Luperini, con quest’ultimo che in realtà scambia la posizione con il catanese classe 2005 nell’ottica di non dare precisi punti di riferimento all’avversario. Soluzione che, nelle battute iniziali, qualche difficoltà la creata alla difesa ospite, con il Catania che privilegia la spinta sulla sinistra sfruttando la corsa del rientrante Anastasio. Toscano, inoltre, rispolvera Di Gennaro al centro della difesa e si rivede dal 1′ Allegretto, con Raimo a centrocampo sulla destra.
Al 6′ il Foggia si fa vivo nella metà campo etnea con il tiro da fuori area di Da Riva e la respinta corta di Dini. Buona opportunità, poi, a beneficio di Sarr con la deviazione tuttavia imprecisa da posizione favorevole. Il Catania prova a far girare il pallone, con poca lucidità. Intorno alla mezz’ora bel pallone messo in mezzo da Jimenez, Corallo aggancia ma sbaglia la conclusione. Sempre il giovane catanese, prima dell’intervallo, di testa non inquadra lo specchio della porta. Si va all’intervallo tra i fischi del pubblico.
SECONDO TEMPO – Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia. Ritmi poco elevati, errori sia da una parte che dall’altra ma è ancora una volta di marca foggiana la chance più ghiotta dell’incontro: bravo Dini a negare il gol a Orlando (50′). Il portiere nulla può, invece, al minuto 67 quando Sarr, a distanza ravvicinata, capitalizza l’assist dello stesso Orlando battendo l’ex Catanzaro per lo 0-1.
I tifosi, che già più volte rumoreggiavano nel corso del primo tempo, alzano il livello della contestazione con cori indirizzati a squadra e vertici societari. Toscano prova a scuotere i suoi inserendo Lunetta e Quaini. Catania un tantino più vivace in avanti e preciso in mezzo al campo, creando qualche presupposto interessante proprio con il neo entrato Lunetta.
Diversamente da altre circostanze, i rossazzurri hanno una reazione d’orgoglio che produce l’azione che porta al gol dell’1-1: al 76′ giocata di De Rose che vede e serve Anastasio, abile nell’inserimento ed a superare De Lucia. Nel finale il Foggia si copre, il Catania accelera nella speranza di trovare l’episodio vincente. Aumentano finalmente cross, ritmo e palloni all’interno dell’area di rigore rossonera ma nessuno, tra le fila del Catania, si fa trovare pronto e reattivo negli ultimi metri. Allo scadere dei 5′ di recupero, il risultato non cambia. Squadra di Toscano che lascia il campo a testa bassa tra i fischi sonori del pubblico.
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