TOSCANO: “Scelte di formazione al limite. Sto dando il massimo. Starei qui a vita, ma se non s’incastrano tante cose Toscano non serve al Catania”

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foto Catania FC

Le parole in sala stampa di mister Mimmo Toscano alla vigilia di Catania-Foggia. Ecco quanto evidenziato:

“Tutte le squadre giocano per vincere. La cosa più importante è come andremo ad affrontare noi la partita. Lo faremo in piena emergenza. Forse questa è la settimana in cui l’emergenza è veramente incredibile. Può essere negoziabile il passaggio sbagliato, un errore in zona gol, a differenza dell’atteggiamento, della concentrazione e della voglia. Questi non sono negoziabili, si devono avere e basta. Nella situazione attuale tutti, a partire da me, devono fare qualcosa di più per sopperire alle defezioni“.

Un eventuale cambio del sistema di gioco è difficilmente auspicabile perchè non hai esterni offensivi, le punte a disposizione possiedono determinate caratteristiche, però 15-16 calciatori che possono vincere la partita li abbiamo. Chiunque giochi, titolare e subentrato, deve avere quella voglia di dare qualcosa in più per portare a casa la partita. Anche chi, magari, è chiamato ad adattarsi in qualche ruolo che non predilige. Chiedo questa disponibilità a atteggiamento ai ragazzi domenica”.

“Difficile dare un’identità alla squadra con così tante assenze? Dobbiamo prenderci con lo staff medico dei rischi e capire quando siano minori o più alti, valutando il giusto minutaggio da calibrare. Ad esempio Anastasio si è allenato per la seconda volta con noi in settimana ma è fermo da dieci giorni. L’infortunio di Di Gennaro è traumatico, dunque il rischio è minimo a differenza degli altri. Dobbiamo sapere gestire i cambi, sarà una notte abbastanza lunga per me nelle scelte. E’ chiaro che in queste condizioni non riesci a dare un’impronta o un’identità precisa alla squadra, o lo fai solo a tratti. Perchè fatichi a dare continuità alle prestazioni ed a quei giocatori che alzano il livello degli allenamenti e della gara. Ad esempio domenica ho dovuto mettere Frisenna quinto a destra, in mancanza di alternative. Noi ci alleniamo con 5-6 ragazzi della Primavera o degli Allievi, quindi è difficile alzare il livello qualitativo dell’allenamento. Noi ogni giorno con lo staff cerchiamo di trarre il massimo da ogni calciatore, non sempre riusciamo nell’intento commettendo degli errori ma ci lavoriamo”.

“Sul piano delle prestazioni a me non è piaciuto il secondo tempo con la Casertana, mentre domenica ad Altamura abbiamo avuto il controllo della partita tranne qualche ripartenza. Ho chiesto ai ragazzi di prendersi qualche rischio, facendo anche delle uscite poco pulite ma se vuoi aumentare le probabilità di vincere devi anche avere il coraggio di rischiare. Con l’ingresso in campo di Stoppa avevamo l’impressione di vincere prima o poi la gara, anche in inferiorità numerica abbiamo costruito le occasioni per provare a fare bottino pieno”.

“Ho accettato di lavorare in una piazza così importante e gloriosa, sapevo che sarebbe stata una sfida difficile ma così non lo avrei mai pensato. Tuttavia sono qui a combattere insieme ai ragazzi. I tifosi sono liberi di decidere cosa fare, non entro nel merito delle loro decisioni ma mi sento di dire che la squadra del cuore prima si ama e poi si critica. Il mio appello è quello di starci vicino per 90 minuti, fischiando eventualmente a fine gara. La squadra ha bisogno del sostegno dei tifosi. Affrontiamo un match importante, che pesa come tutte le gare di questo campionato”.

“Se, alle condizioni attuali, proseguirò la mia esperienza a Catania? L’aspetto gestionale è primario nel contesto di una squadra e soprattutto per l’allenatore. Operare in queste condizioni è estremamente difficile perchè spesso capita di fare delle scelte in funzione della partita e, in extremis, devi modificare qualcosa nell’assetto o negli interpreti. Così non è facile anche motivare tutti quanti. Fermo restando che anch’io qualche errore gestionale lo commetto. Quest’anno si poteva fare meglio, ma devo rimarcare le difficoltà gestionali riscontrate a 360 gradi“.

Io starei a vita qui, ma è normale che se in questo sistema non si incastrano tante cose Toscano non serve al Catania, perchè tutte le componenti devono spingere lavorando ogni giorno per trovare soluzioni. Anche facendo delle scelte impopolari. Io quando devo dare un consiglio nelle sedi opportune per essere più competitivi lo faccio, poi se si possono o vogliono fare determinate cose non sta a me dirlo. Se non ci sono tutte le componenti basilari al posto giusto per poter migliorare ogni giorno un gruppo, una società, Toscano non serve al Catania. Serve se ci sono quelle situazioni che ogni settimana ti portano a migliorare questo gruppo. La società è sempre presente, ci confrontiamo. Abbiamo a volte le stesse visioni, a volte diverse, ma il confronto è sempre continuo perchè tutti ci teniamo che il Catania faccia bene. Ci vuole del tempo anche per costruire le basi ma non si fanno dall’oggi al domani, si devono trovare le soluzioni giuste”.

“Adesso dobbiamo cercare di recuperare più calciatori possibili. Io domenica dovrò fare delle scelte al limite, con gente che è rientrata dall’infortunio e non potrà avere i 90 minuti nelle gambe. Tenere alto il ritmo della gara col Foggia? Ripeto, starà a noi dare qualcosa di più per sopperire all’emergenza. Luperini? Sta crescendo fisicamente, è un’ipotesi. La partita col Foggia sarà difficile, come lo saranno le successive perchè tutti vedono ridursi gli incontri a disposizione per raggiungere i rispettivi obiettivi. Noi dovremo avere più motivazione, fame e voglia degli altri“.

“Polemiche arbitrali dopo Altamura? Rivedendo le immagini da dietro la porta non ce l’ho fatta a stare zitto. La settimana precedente ho rimediato un’espulsione che non stava nè in cielo nè in terra, possono sbagliare gli arbitri ma quando è così evidente l’errore non puoi non esternare la delusione. Vedi l’arbitro che sta per mettere il fischietto in bocca per concedere il rigore, poi il guardalinee lo aiuta indicandogli un’espulsione inesistente. Pensi al viaggio dei tifosi, al lavoro di una società, al fatto che ti sei scervellato per mettere in campo una formazione competitiva. Allora non puoi lasciare tutto dentro”.

Io so che sto dando il massimo e non mi succedeva da tempo di non dormire tante notti. Cercherò fino alla fine di dare il massimo per il Catania e trarre il massimo da ogni giocatore. Lo farò fino a quando sarò qua, sapendo che ogni giorno devi metterti in discussione“.

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