Mister Domenico Toscano in sala stampa, alla vigilia del match casalingo con il Crotone. Queste le sue parole in sala stampa:
“Come ho detto ai ragazzi, è una di quelle partite da qui alla fine che ti servono per il tuo obiettivo finale. Una partita dal coefficiente di difficoltà alto come potenziale, organico, cambi a disposizione e modo di giocare dell’avversario. Il Crotone è una squadra diversa dal Messina e potremmo anche incontrarlo ai playoff, dunque questo deve essere anche un test per capire a che punto sei e continuare a migliorare. Queste gare devono rappresentare un bagaglio da mettere nel nostro zainetto per il viaggio finale. Soprattutto il reparto avanzato del Crotone ma anche gli altri settori compongono giocatori di prima fascia. I rossoblu magari non sono partiti molto bene ma oggi i loro valori stanno venendo fuori, possedendo un parco attaccanti da primissimi posti in classifica, un centrocampo e una difesa importanti, inoltre hanno una identità ben precisa, ti sollecitano molto”.
“Concentrazione e attenzione dovranno essere sempre alte, come abbiamo evidenziato nelle ultime gare. Vedo i ragazzi molto motivati, determinati e disponibili a crescere partita dopo partita. Un gruppo dove tutti vogliono giocare, questa è la cosa che più mi piace e dobbiamo continuare così. Il livello dell’allenamento si è alzato, perchè recuperando tanti calciatori importanti è naturale alzarsi il livello della competizione in settimana. A prescindere da chi scenderà in campo e della strategia di gara domenica conterà mettere il Catania prima di ogni cosa”.
“Vincere il derby era importante anche per fare riconciliare un pochettino l’ambiente esterno perchè sappiamo quanto può incidere giocare in casa con la spinta del nostro pubblico. Vogliamo che il pubblico ci spinga, ci inciti per 90 minuti, poi come dico tante volte se non è contento il tifoso è libero di fischiare, di non apprezzare. Io cerco di incitare i ragazzi per 95 minuti, se non sono contento mi inc**** ed è giusto che lo faccia pure la gente. Dipende anche da noi. Non è tanto il vincere o non vincere, soprattutto conta quanto sudi la maglia, l’atteggiamento, quanto ti sacrifichi per la maglia. Questo cambia gli equilibri esterni”.
“Il rientro di Faggiano? Sì, è importante ma tutte le componenti ci stiamo stringendo di più per trovare soluzioni migliori rispetto al passato, ognuno di noi facendo più di quanto prodotto fino ad oggi per arrivare al momento giusto nelle migliori condizioni possibili. Tutte le gare che restano sono difficili, adesso pensiamo al Crotone. Siamo pronti ad affrontare questo match impegnativo ma allo stesso tempo bello da giocare. Ed è anche bello avere tanta possibilità di scelta”.
“Il tecnico del Crotone ha sottolineato la forza della sua squadra attraverso i cross effettuati? Noi dovremo fare in modo di non consentirgli di mettere tanti cross e di marcare in area meglio possibile. Ma loro hanno varietà di gioco, quando non giocano esternamente lo fanno dentro e viceversa. Abbiamo preparato bene l’incontro, viviamo un momento positivo, di fiducia e dobbiamo sfruttarlo soprattutto in casa. La partita di andata col Crotone? La ricordo dai due volti. Nel primo tempo non siamo scesi in campo, l’atteggiamento e l’attenzione non erano perfetti ed il Crotone ci ha fatto male. Nella seconda frazione se la gara fosse durata 10 minuti in più forse l’avremmo ripresa”.
“Quando dissi di avere passato parecchie notti insonni è perchè la situazione era di grande emergenza nel cercare di trovare la soluzione giusta e far sentire tutti importanti. Adesso ci manca ancora qualche soluzione importante – in quanto sono indisponibili Guglielmotti, Inglese e Luperini – ma ho più scelte a disposizione. A me, comunque, piace anche non dormire la notte perchè pure quello è un momento di crescita. Quando sei troppo tranquillo non va bene. Siamo contenti di avere a disposizione qualche freccia in più nel nostro arco, ma sempre occhi aperti e antenne dritte“.
“Se Dalmonte, Jimenez e Stoppa possono giocare assieme sulla trequarti? Quando c’è lo spirito giusto e hai la disponibilità di tutti, puoi giocare anche con cinque attaccanti, altrimenti fatichi sempre e comunque. Mi piacerebbe arrivare a giocarmi specialmente tutte le carte offensive, vuol dire che la squadra regge tutto, si sacrifica mettendo davanti ad ogni cosa la squadra”.
“Stoppa? Non mi piace parlare dei singoli ma il ragazzo è straordinario. Veniva da un infortunio, è rientrato prendendo due giornate di squalifica, ha perso un pò di ritmo partita. Si sta allenando benissimo. Questo è il momento in cui c’è bisogno di tutti. A Messina e Latina chi è entrato ha tenuto alto il livello della partita, ha determinato. Puoi essere determinante anche se giochi un minuto o dieci minuti. Matteo sa di avere la fiducia di squadra, società e staff. Tornerà a determinare perchè ha le qualità per farlo“.
“Montalto? Ha un viso diverso, sente la fiducia di squadra e staff, mette davanti a tutti la squadra. Per quello che in questo momento può dare sta dando il massimo, poi ci sono situazioni da gestire. Scegliendo tra chi ti può dare qualcosa di più a gara iniziale oppure in corso. Tante valutazioni ti portano a fare delle scelte. Io e il mio staff dobbiamo avere la lucidità di capire in settimana come gestire. Noi per gran parte del campionato abbiamo dovuto fare scelte obbligate e al limite. Oggi ti puoi permettere di centellinare e capire chi può essere più determinate dall’inizio o subentrando. Ad esempio la scelta di Dalmonte piuttosto che Stoppa, a Messina, è stata effettuata perchè Dalmonte era più adatto ad un certo tipo di gioco, avendo fatto anche il quinto in passato mentre Stoppa è più un giocatore da ultimi 30-40 metri. Non sempre le scelte si rivelano azzeccate, poi il risultato stabilisce se sei bravo o sei un co…”.
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