Riportiamo alcune considerazioni di Angelo Micale, ai microfoni di Telecolor nel corso della trasmissione ‘Corner’, sul Catania. Soffermandosi in particolare sui fischi dei tifosi in occasione del match casalingo contro il Foggia:
“Ci troviamo a discutere sempre delle stese cose, con una differenza sostanziale. Il Catania è stato abbandonato dalla propria tifoseria. Non ricordo così tanti abbonati restare a casa, fa veramente impressione. Questa stessa società all’inizio del campionato vantava invece un seguito incredibile per quanto riguarda il campionato di Lega Pro. E’ riuscita a dilapidare anche la cosa più importante, il rapporto tifoseria-squadra, praticamente finito nel nulla”.
“Sarò impopolare, ma un pochettino hanno esagerato i tifosi nel fischiare la squadra. Se fischi Corallo poco prima che entra in campo, il giocatore ne può anche risentire. Ci sono dei momenti in cui la tifoseria – che più che giustamente ha perso la pazienza – comincia a fischiare il giocatore appena sbaglia un appoggio, ma così è più facile che continui a sbagliare. E’ in qualche maniera un gesto di amore nei confronti della squadra, ma non risolve il problema. Quel manifesto uscito in Curva Sud, invece, vale tutti i fischi dal primo minuto fino alla fine”.
“in linea di massima a questa squadra domenica contro il Foggia non si poteva chiedere più, perchè non era proprio in grado di potere dare di più. Se ha giocato quella squadra e in quelle condizioni la colpa non è certamente dei giocatori. Qui c’è da fischiare una società che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, l’anno scorso e quest’anno. Adesso vedremo quali compiti avrà il direttore generale che intende assumere il Catania ed i compiti di ogni elemento di questa società. Da lì vedremo se cambierà qualcosa oppure nulla”.
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