AVV. INGRASSIA: “Tifosi del Catania sempre in prima linea. Cerchiamo di fare squadra con equilibrio”

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Presidente dell’associazione ‘Catania Rossazzurra’, l’avvocato catanese Enzo Ingrassia invita all’equilibrio e alla moderazione, ai microfoni di Sicilia 242 nel corso della trasmissione Spazio Sport Live:

“Il momento è sereno nella misura in cui la palla entra in porta. Parlo da tifoso e da dirigente sportivo legale di più società sportive con Massimino, Attaguile, gli eredi di Massimino, Gaucci: i momenti belli si alternano con quelli meno belli. E non sempre la colpa è della società. Una dirigenza programma, investe affinchè vengano i risultati ma non è sempre così. Ben venga la critica, l’appello che lancio alla tifoseria è quella di trovare un certo equilibrio. Io ho pianto e gioito nella mia vita per il Catania. Il calcio è un gioco, aggiungo amore, passione e funzione sociale ma resta sempre tale”.

“Abbiamo una dirigenza che ha promesso forse più di quanto in effetti ha mantenuto e da qui si comprende la delusione, ma cerchiamo di fare squadra, tifosi, stampa e tutto ciò che ruota attorno al Catania. Oggi non ci sono più presidenti ‘romantici’ come Massimino. Ci sono coloro che non vengono ad investire per amore dei colori, poi magari si innamoreranno. Facciamo in modo che chi investe qui possa trovare anche l’humus, e Catania lo ha dimostrato perchè i tifosi sono stati vicini alla società”.

“I tifosi costituiscono la parte più importante di una società calcistica. Noi fummo radiati nel 1993, ritornammo nel mondo dei vivi grazie alla grandissima passione di Angelo Massimino e alla lungimiranza di un collegio di difesa che ebbi l’onore di coordinare. Il Catania ritornò nel mondo dei vivi per i tifosi. Quando fummo radiati la tifoseria rossazzurra decise di schierarsi con noi e non con un’altra squadra, se così non avesse fatto Massimino e nessun’altro avrebbe potuto salvare il Catania. I tifosi sono da sempre in prima linea, serve un pò di pazienza perchè i bei tempi torneranno. La fiducia si costruisce anche sugli errori. E’ necessaria la base, dunque avere una società all’altezza della situazione, che assicuri investimenti adeguati e faccia scelte giuste, ma nel calcio non sempre 4×4 fa 16 perchè ci sono una serie di situazioni imponderabili per cui la soluzione matematica non esiste”.

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