TOSCANO: “Potevamo fare di più sul mercato in attacco. Castellini, in bocca al lupo. Dobbiamo stringere i denti. A Monopoli con grande cuore”

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Conferenza stampa di mister Domenico Toscano prima della disputa dell’incontro di Monopoli. Queste le parole dell’allenatore del Catania in vista del match, in una settimana caratterizzata da polemiche legate alla chiusura del calciomercato rossazzurro:

E’ evidente che qualcosa in più potevamo fare sul mercato soprattutto nel reparto avanzato. Una punta in più ci avrebbe fatto comodo in una situazione di totale emergenza in attacco e della squadra in questo momento. Abbiamo incontrato difficoltà per tante situazioni, vedi il mercato frenato dalle uscite inizialmente, poi la mancata volontà di qualche calciatore di venire a Catania o di società di appartenenza di cedere giocatori che avevamo preso ma che poi non sono arrivati a seguito di dinamiche di mercato modificate dai rispettivi club. Con Finotto ad esempio eravamo d’accordo, poi accade che non si muove più, vai da un altro attaccante e la società non vuole cederlo oppure il diretto interessato non vuole venire a Catania. Negli altri reparti sono arrivati giocatori che possono darci una mano per caratteristiche e a livello numerico. Dobbiamo fare di necessità virtù, cercando di recuperare il più possibile gli indisponibili”.

“Stasera facciamo la lista provvisoria di calciatori inseriti perchè hai la possibilità di fare un cambio, dobbiamo valutare anche cosa fare con Sturaro, capire quanto tempo servirà per ristabilirsi. Giovani? Corallo ha giocato domenica, si è battuto, entrando in campo in una situazione non facile e non si poteva chiedere di più ad un giocatore che merita di essere impiegato”.

“Castellini? Mi preme fare un grosso in bocca al lupo ad Alessio perchè se lo merita. Mi fa piacere del messaggio ricevuto e della telefonata, ringraziandomi del percorso fatto con noi. Non voleva perdere questa chance importante perchè va in un club che potrebbe salire in A. Trattenere un professionista, un ragazzo serio come lui, quando ha queste richieste è difficile. Rischi di tenere controvoglia un calciatore che vede il sogno di arrivare un giorno in Serie A, non trai alcun vantaggio. Allegretto e Del Fabro? Anche Allegretto è pronto per giocare, sono difensori che assicurano caratteristiche diverse nel nostro reparto difensivo”.

“Sul mercato potevamo fare meglio in relazione al reparto d’attacco perchè dietro si avvia verso il rientro Di Gennaro e sei coperto anche spostando eventualmente Anastasio. In mezzo al campo abbiamo preso Frisenna, anche lui in possesso di caratteristiche diverse e che può dare un grosso contributo. Davanti siamo in grosse difficoltà. Noi siamo riusciti a dare continuità alle nostre prestazioni ad inizio campionato, quando avevamo tutti al 100%. Poi non ricordo una conferenza stampa dove ho avuto la squadra interamente a disposizione. Dobbiamo stringere i denti in questi 15 giorni avendo una decina di indisponibili. Stiamo lavorando per migliorare anche questo aspetto“.

“C’è anche da dire che devi tenere conto di esigenze di lista. Perchè se adesso prendi un altro attaccante rischi di affollare un reparto che, tra 15-20 giorni, sarà numericamente a posto con i rientri di Stoppa, Dalmonte e Montalto, presentando giocatori differenti per caratteristiche. Dall’inizio dell’anno abbiamo dovuto gestire tanti fattori, a cominciare dai fuori lista, poi gli infortuni ed il campo d’allenamento. Misterbianco ci dà una grossa mano, stiamo cercando di migliorare tante situazioni se vuoi strutturarti per avere continuità nei risultati“.

“Preferisco avere in organico un gruppo di persone forti in primis. Ho partecipato anche personalmente ad alcune trattative. Ci sono stati rifiuti di calciatori anche nonostante la società abbia rilanciato di continuo sul piano economico, ma qui capisci di avere bisogno di gente che veda un sogno in rossazzurro, come l’ho visto io quando sono arrivato a Catania. Giocatori che vengono per le cifre elevate del contratto non servono al Catania se vuoi costruire qualcosa di solido e con un’anima ben precisa“.

“Se ho pensato di fare un passo indietro? Non l’ho fatto in estate, quando tanta gente mi diceva di non andare via, di non mollare, conoscendo il mio carattere non mollo neanche in presenza di un terremoto del decimo grado. Se la rosa appare indebolita dopo il mercato? Questo è da vedere. Ribadisco che potevamo fare qualcosa di più in avanti e c’era anche una questione di lista, rischiando di affollarla e di creare le stesse problematiche di luglio. De Paoli? E’ un calciatore molto dinamico, gli piace legare il gioco, molto tecnico, attacca gli spazi. E’ simile a Dalmonte, se giocherà a Monopoli dal 1′ vedremo”.

Problema di preparazione dietro ai numerosi infortuni? Lo escludo totalmente. E’ come il cane che si morde la coda. Oggi dobbiamo gestire anche infortuni dell’ultimo momento. A Cerignola la mattina della gara abbiamo dovuto cambiare strategia completamente avendo De Rose la febbre e Montalto non al meglio, dunque inserendo subito dall’inizio Frisenna e Dalmonte. Facciamo anche delle scelte al limite, dovendo far giocare calciatori che avrebbero bisogno di rifiatare – vedi Inglese che a Cerignola ha corso a tutto campo – o non sono al 100%, rischiando in questo modo ulteriori infortuni. Io vorrei vedere la mia squadra al completo, in modo che esprima il massimo del suo potenziale, cosa mai accaduta finora“.

Il match di Monopoli è importante come lo era quello di Cerignola. Ho chiesto ai ragazzi stamattina se avessero visto la gara di ieri della Fiorentina contro l’Inter, affrontata in totale emergenza e dove a fine partita i calciatori viola intervistati erano orgogliosi del lavoro svolto e del risultato ottenuto. Ecco, in una situazione di totale emergenza come la nostra oggi chiedo questo alla squadra al cospetto di un Monopoli che vanta numeri importanti soprattutto nei gol subiti, che si difende bene con tutto il blocco squadra, ha qualità specialmente nei centrocampisti e negli attaccanti. Dovremo sopperire alle difficoltà con una partita di grande cuore“.

“A cosa serve oggi fare polemiche? Un allenatore è aziendalista nella misura in cui cerca di tenere unite tutte le componenti. Io non mai vinto campionati dove le componenti non fossero unite. Incazzarsi ci può stare per non essere soddisfatto del mancato arrivo di un attaccante, ma non serve. Conta, invece, trovare la soluzione giusta che permetta di tirare fuori il massimo da una squadra che sta dando l’anima, dimostrandolo anche a Cerignola in dieci uomini, impiegando gente adattata o che ha bisogno di rifiatare”.

“Non troverei mai da nessuna parte la situazione ideale, o comunque è difficile trovarla. Cerchi di migliorarla, di apportare determinati correttivi, pensi a come limitare gli infortuni, cerchi di recuperare gli indisponibili al più presto e di adoperarti in qualche modo per permettere alla squadra di esprimere il meglio del potenziale. Nonostante i problemi questa squadra ha fatto anche tante partite di grande livello, cito su tutte quella di Benevento e contro il Trapani in campionato”.

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