STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania, catena d’infortuni infinita incide sulla condizione atletica. Difficile pensare che questa sia una squadra di Toscano”

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Ai microfoni di Telecolor, nel corso di ‘Corner’, il collega Alessandro Vagliasindi si è espresso sul Catania dopo la settima sconfitta in campionato riportata contro l’Audace Cerignola. Ecco quanto evidenziato:

“Per fare un buon campionato nei tornei professionistici occorre avere innanzitutto dei giocatori che sul piano fisico siano sani e che possano offrire delle performance atletiche di un certo livello. Questi due fattori mancano clamorosamente al Catania perchè la catena d’infortuni è infinita, se ne contano più di 30 in questa stagione e quindi riuscire a mettere in campo una formazione competitiva con questi presupposti è impensabile. Bisogna indagare sulle cause di tutti questi infortuni che determinano una condizione atletica che non può mai essere all’altezza delle avversarie. Mercato? Pesano le cattive scelte della sessione di mercato di gennaio 2024 che a effetto domino si sono perpetuate questa estate e nella sessione invernale del calciomercato, con un peso economico degli esuberi che ha inciso per circa un milione“.

“Sei costretto anche a fare delle scelte al limite, perchè quando tu hai una incidenza così alta di indisponibili sei costretto ad impiegare calciatori che magari in quel momento non sono al massimo della performance ma devono giocare in mancanza di alternative. In questo modo rischi anche di bruciare gli effetti della campagna acquisti di gennaio per rincorrere l’emergenza ciclica che di settimana in settimana ti mette di fronte delle situazioni difficilmente risolvibili. Evidentemente c’è stata una errata valutazione ad inizio stagione su quello che doveva essere il campo di allenamento che andava ad ospitare il Catania nel corso di questa stagione”.

“Riuscire a pensare ad un Catania competitivo sotto queste circostanze mi sembra un’impresa assolutamente proibitiva. Fermo restando che poi quello che manca alla squadra è lecito pensare che lo possa dare in qualche misura anche l’allenatore, perchè dove finiscono i problemi atletici iniziano quelli temperamentali. Mi riesce difficile pensare che questa sia una squadra di Mimmo Toscano, un allenatore che ha sempre tenuto altissima la concentrazione di ogni squadra che ha allenato. Inoltre c’è un problema di tenuta difensiva. La squadra non riesce più a garantire la giusta copertura al portiere, gli errori si susseguono di settimana in settimana con preoccupante regolarità e in condizioni analoghe. E’ evidente che si tratta di un problema tecnico e di concentrazione di questi giocatori”.

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