STAMPA LOCALE – Provini: “Una parte della tifoseria vorrebbe tutto e subito. Calma, gesso e serenità non dimenticando il passato”

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Riportiamo una serie di considerazioni del giornalista Orazio Provini, nel corso della trasmissione ’60 Minuti’, su Radio Studio Centrale:

“La squadra è andata a vincere a Monopoli in maniera inaspettata, rasserenando un pò di più la classifica e una parte della tifoseria, quella che vorrebbe i risultati subito, il centro sportivo, la Serie B e possibilmente qualche giocatore di grande livello ma le cose si fanno con calma e bisogna passare anche da alcune fasi. La fretta non aiuta. Domenica i rossazzurri affronteranno la Casertana, avversaria da prendere con la giusta considerazione. Poi quando si entra in campo al ‘Massimino’ si moltiplicano le forze perchè le avversarie vogliono sempre fare bella figura, quindi il Catania dovrà tenere gli occhi bene aperti”.

“Il Catania è in Serie C, categoria che ti dà scarsissimi introiti provenienti da pubblicità, sponsor, pubblico. Investi e non hai la certezza di riuscire a creare una squadra vincente. In questo momento c’è una società che investe in qualche modo facendo calcio in questa città, posso spronare la dirigenza a fare meglio, poi il giorno in cui mi accorgessi che ci fosse malafede allora quello è un altro discorso. Una parte della tifoseria vorrebbe un cambio di proprietà, ma quali sono in questo momento le alternative a Pelligra e Grella? In Serie C una squadra di calcio chi se la prende?”.

“Questa è una società giovane che da due anni e mezzo si è insediata a Catania, ha vinto un campionato di D prendendo il club da zero, nella stagione successiva – probabilmente spinta dall’entusiasmo, qualcuno dice dall’inesperienza – ha fatto delle valutazioni investendo molti soldi, sprecando tante risorse con risultati modesti. Alla fine la squadra ha vinto la Coppa Italia, che comunque è un titolo mai vinto prima, ha fatto i playoff cercando di rimettere in piedi calcisticamente una stagione che si era messa male, passando anche da cambi di allenatore e tanti giocatori. Quest’anno ha ricambiato tutto, prendendo un nuovo allenatore e direttore sportivo, che poi purtroppo ha avuto dei problemi e ancora è un pò parcheggiato perchè ha cose più importanti da risolvere a livello personale ed il campionato non è andato finora per quello che poteva essere“.

Quello di gennaio è stato un mercato senza grandi sprechi, l’opinione pubblica sostiene che sono stati acquistati pochi giocatori non rinforzando la squadra, l’anno scorso al contrario sono arrivati 13 calciatori rivoluzionando la squadra ma con difficoltà a creare l’amalgama. Non esiste una formula magica per vincere subito. Io non devo difendere il Catania perchè non sono mai stato schierato da una parte, nè dall’altra, ma mi piace analizzare i fatti. Io posso rimproverare di avere investito male le risorse, non penso che la società cambiando 30 giocatori e più allenatori l’abbia fatto apposta”.

“In chiusura di calciomercato è arrivato De Paoli, all’esordio è andato a segno a Monopoli dopo due minuti smentendo chi criticava il giocatore. Può darsi che non segnerà più da qui a fine campionato, non me lo auguro, o magari darà una mano siglando una decina di gol. Calma, gesso, serenità. Non dimentichiamoci il nostro passato. Catania non ha mai fatto la Champions League, il Catania è sprofondato dopo otto anni consecutivi di Serie A e siamo stati disperati. Ci vuole un attimo di pazienza”.

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