STAMPA LOCALE – Distefano: “Vedremo se finalmente il Catania riuscirà a darsi un’anima. Mercato con i piedi di piombo. Infrastrutture, c’è da fare molto di più”

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Riportiamo un secondo estratto delle riflessioni del giornalista di Live Sicilia Anthony Distefano nel corso della trasmissione ‘Spazio Sport Live’, su Sicilia 242:

“Non bisogna lasciarsi andare allo sconforto, così come non bisogna affrettarsi a dire che il peggio è passato. Abbiamo dovuto aspettare 23 giorni prima di vedere il Catania tornare a vincere. Il Catania visto col Giugliano un segnale lo ha lanciato. Credo che le prossime due partite con Cerignola e Monopoli ci diranno moltissimo, se non tutto, di quello che questo Catania vorrà realmente fare. Doppia trasferta di fila in due campi davvero complicati. Io continuo ancora a credere nello spirito di Toscano in questa squadra, ci credo perchè è un allenatore che fino all’ultimo non lascia nulla d’intentato. Resta da capire se finalmente questa squadra riuscirà darsi un’anima, una propria identità, una personalità per potere contraddistinguersi. Questa è la seconda volta nella quale facciamo fatica a ricordare la formazione tipo. E’ anche figlio di tutte le cose che non stanno andando, mi auguro che le ultime ore di mercato riescano a far cambiare un pò questo trend”.

Questa è una società ancora giovane, che non ha cronologia. Questa è la terza stagione nel mondo del calcio, ha delle persone con la loro esperienza ma giocare un campionato di Serie C girone C è un’altra storia. Lo vediamo anche con quei giocatori che a Catania non hanno fatto benissimo e adesso in giro in altri gironi stanno facendo molto meglio. Non è soltanto una questione di piazza, ambiente o pressione, parola che sento pronunciare tante volte. Io credo che proprio il campionato in sè è particolare. Quest’anno non c’è la lepre che detta legge ma ci sono delle squadre che erano delle outsider e stanno in cima alla classifica. Significa qualcosa tutto questo”.

Non va dimenticato da quali ceneri nasce questa società. Alla fine è arrivato un siculo-australiano che dall’altra parte del mondo si è fatto affascinare dalla realtà etnea. Spesso ci sono state delle ammissioni di colpa. I risultati del campo in questi due anni – Coppa Italia di categoria a parte – non sono stati quelli che si credevano. Da questo punto di vista non ci sono stati miglioramenti, ma sotto il profilo dell’esperienza maturata a mio avviso dei passi avanti sono stati fatti. Ci aspettiamo un pò tutti di più sul piano delle infrastrutture, perchè questo tema è stato sbandierato tante volte e questo tema si ripropone, avendo un campo, una struttura d’allenamento del Catania che non può essere più rinviato. Su questo bisogna fare molto, molto di più”.

“Il Catania quest’anno ha avuto anche la sfortuna che Faggiano non è al servizio della società al 101% come lui avrebbe voluto. Questo spiace innanzitutto umanamente, in attesa che tutto si possa risolvere per il meglio, perchè Faggiano non è soltanto il direttore sportivo ma anche colui il quale è capace di fare da filtro su tante situazioni e lo ha dimostrato laddove c’è stato. C’è la figura di Ivano Pastore che secondo me un contributo molto pù forte potrebbe darlo, poi non so nella divisione dei ruoli cosa realmente è stato chiesto a Pastore. In questo momento credo che non si sia creata quella sintonia che doveva esserci tra l’ambito tecnico per le tante cose accadute in questa stagione e mezzo in C ed il volere della società. C’è un peccato originale che addebito nei confronti della dirigenza, che dopo la promozione in C trascinata dall’euforia del momento si è lasciata andare troppe volte nel dire quello che sarebbe accaduto. Perchè un conto è il desiderio di portare il Catania più in alto possibile, un altro è riuscire a conquistare sul campo quello che tutti noi speriamo. Questo lo ha creato qualche problemino”.

“Mister Toscano le sue richieste in chiave mercato le ha fatte intendere, senza follie. Gli acquisti fatti a gennaio vanno testati in campo. Si è voluto partire dal portiere, scelta che rappresenta un preciso segnale perchè qualche danno in termini di punti il portiere lo ha causato nel girone d’andata. Penso che un vice Inglese ci voglia e in mezzo al campo non basti soltanto Frisenna, dietro qualcosina va ancora registrata meglio. C’è da dire che ogni qualvolta venga associato un giocatore di qualunque maglia al Catania, immediatamente tutto schizza alle stelle, il costo del cartellino, dell’ingaggio e tuto il resto. Credo che a differenza dello scorso anno, in cui la squadra venne rivoluzionata, si è andati molto con i piedi di piombo. Capisco anche che il Catania attenda fino all’ultimo per andare a piazzare magari qualche colpo proprio per non farsi puntare il coltello alla gola”.

Mi auguro che si rinsaldi un pò di più l’ambiente, perchè c’è stata molta amarezza. Amarezza che non deriva soltanto dalla mancanza di risultati ma che in alcune partite è come se quasi non si fosse lottato in campo, si sono giocate gare nelle quali abbiamo fatto fatica a ricordare azioni pericolose, trame di gioco. Quello ha dato più fastidio. Bisogna vedere la maglia sudata, l’auspicio è che arrivi qualche vittoria consecutiva anche per riportare un pò di entusiasmo allo stadio“.

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