Non è stato il finale di mercato immaginato. In primis dall’allenatore, che a più riprese ha invocato innesti a gennaio, avendo inoltre annunciato a mezzo stampa qualche giorno prima del gong la necessità di intervenire su più reparti, non solo in attacco. Ed invece la sessione invernale si è conclusa aggiungendo ai precedenti acquisti soltanto l’attaccante De Paoli. Con in più la “dolorosa” cessione di Castellini, che proprio Toscano a dicembre aveva escluso partisse (prima di lui il presidente Pelligra, ndr).
Evidente la delusione dei tifosi, ma anche la società ha confermato che le aspettative sul mercato erano altre, per bocca dello stesso vice presidente Grella con tante porte chiuse in faccia per giocatori sondati dal Catania rimasti nelle rispettive squadre o che hanno accettato di trasferirsi altrove. Il calciomercato di gennaio che si definisce per antonomasia di “riparazione”, nella passata stagione fu di “rivoluzione” per il Catania (con i risultati tristemente noti). Quest’anno, invece, il termine più adatto sembra essere “illusione”.
L’illusione, cioè, di completare e fortificare l’organico con innesti di rilievo in tutti i settori. Perchè dei tanti nomi anche di un certo spessore emersi, in realtà il mercato ha regalato molte ombre. La stessa illusione di disputare un campionato di vertice. Inizialmente i presupposti sembravano esserci, poi con il passare dei giorni, delle settimane e dei mesi la realtà è stata ben diversa. Fotografando l’attuale situazione di dubbi e incertezze. Al di là di tutte le considerazioni più o meno legittime che si possono fare, adesso il mercato è chiuso e mancano 13 gare da qui alla fine del girone C.
Ci sono tante battaglie sportive ancora da affrontare ed una stagione da concludere al meglio. Se “meglio” significasse ottenere un buon piazzamento in zona playoff sarebbe certamente un bene. Le alternative sono partecipare a stento ai playoff o, peggio, non disputarli nemmeno correndo il rischio di farsi risucchiare verso il basso. Questa squadra, leggermente modificata a gennaio, darà segnali di ripresa oppure faticherà a vedere la luce in fondo al tunnel? Non è facile riconquistare la fiducia del pubblico, s’intravedono nubi all’orizzonte. L’auspicio è che torni al più presto il sereno.
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