Il Giudice Sportivo Dott. Stefano Palazzi, assistito da Irene Papi e dal Rappresentante dell’A.I.A. Sig.
Marco Ravaglioli, ha deliberato un turno di squalifica nei confronti del difensore del Catania Mario Ierardi (ammonito e già diffidato) e due all’indirizzo del trequartista rossazzurro Matteo Stoppa, espulso ad Altamura. Confermato inoltre l’ingresso in diffida di Jimenez (==>> qui la situazione disciplinare del Catania nel dettaglio).
L’ex Juve Stabia è stato sanzionato, ricevendo anche un’ammenda di 300 euro, per le seguenti motivazioni:
A) per avere, al 40° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario, in quanto, a gioco in svolgimento e senza la possibilità di giocare il pallone lo colpiva con un calcio sul piede, senza provocargli conseguenze;
B) per avere, mentre usciva dal terreno di gioco e rientrava negli spogliatoi, tenuto un comportamento non corretto in quanto prendeva a calci con veemenza il podio porta palloni. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, 13, comma 2, e 39 C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta, considerata la natura del gesto e considerato, da una parte, che non si sono verificate conseguenze lesive a carico dell’avversario e, dall’altra, la pericolosità della condotta posta in essere e l’impossibilità di giocare il pallone (r. Assistente Arbitrale n. 1, r. proc. fed., obbligo risarcimento danni se richiesto per la condotta sub B).
Il Foggia, prossimo avversario del Catania in campionato, non potrà invece disporre per squalifica del terzino Gianfilippo Felicioli e del difensore centrale Giulio Parodi, i quali osserveranno un turno di stop. Idem l’ex attaccante del Catania Michele Emmausso, ammonito e già diffidato. Per lui, inoltre, ammenda di 800 euro per avere tenuto un comportamento non corretto all’indirizzo dei tifosi avversari reagendo ai fischi ricevuti. Ammenda dello stesso importo inflitta alla società rossonera perchè, nel corso della gara col Potenza, suoi sostenitori hanno prodotto un fischio simile a quello del fischietto in dotazione dell’arbitro, così disturbando lo svolgimento della gara, determinando un’interruzione della stessa di circa otto secondi e rendendo necessaria l’effettuazione dell’annuncio da parte dello speaker.
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