EX ROSSAZZURRI – Giuseppe Russo: “Catania, fase difensiva discreta ma non vedo idee e meccanismi codificati”

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Catanese ed ex centrocampista del Catania, Giuseppe Russo focalizza l’attenzione sulle problematiche della squadra rossazzurra ai microfoni di Telecolor. Ecco quanto evidenziato:

“Dalmonte e Frisenna? Sono calciatori che possono dare al Catania freschezza ed imprevedibilità. Dalmonte è un giocatore di intensità, di frequenza. Frisenna è un giovane che al ‘Massimino’ in questa stagione da calciatore del Messina ha sorpreso in positivo per intensità e continuità nelle due fasi, ragazzo pieno di prospettive che non deve avere la responsabilità di dimostrare”.

“Il Catania a Cerignola l’ho visto molto al di sotto delle aspettative. Ritmi bassi, squadra rinunciataria con grosse lacune in termini di personalità. Mai un palleggio dal basso, uscire con un fraseggio, alla prima difficoltà palla messa sugli attaccanti. Nei 90′ non puoi tenere sempre gli stessi ritmi. Non vedo una costruzione dal basso, delle idee, dei meccanismi codificati. Il Catania deve riflettere perchè può anche perdere le partite ma le deve giocare per tutti i 90′. La prestazione offerta a Cerignola non è stata da Catania. La squadra di Raffaele, invece, a parte il palleggio blando e prevedibile dei primi 30-40 minuti, quando nel secondo tempo si sono allungati gli spazi è venuta fuori con buoni movimenti con e senza palla. Non a caso occupa i piani alti della classifica”.

Il Catania fa discretamente la fase difensiva, il mister da fuori riesce a trasmettere qualcosa sulle uscite, squadra abbastanza organizzata ma in costruzione e palleggio vedo pochi giocatori tra le linee che attaccano la profondità, squadra molto statica e prevedibile, non vedo mai una rotazione. La troppa responsabilità di dimostrare in una piazza importante a volte ti toglie anche delle energie e possono farti rendere meno, ma in questa squadra non ci sono meccanismi dopo 6 mesi di campionato“.

“Mister Toscano sottolinea sempre l’esigenza di ottenere il risultato attraverso la voglia, la cattiveria agonistica, l’agonismo e la concentrazione ma non sento mai parlare di qualità di gioco, di miglioramenti in fase di possesso palla. Questi alla lunga ti possono portare a vincere i campionati, perchè nei momenti di difficoltà e se non stai bene fisicamente ti puoi aggrappare alle idee di gioco”.

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