Riportiamo una serie di considerazioni di Carlo Breve, allenatore ed opinionista con trascorsi anche da calciatore del Catania, intervenuto nei giorni scorsi ai microfoni di Telecolor:
“Quando una stagione prende una brutta piega è difficile raddrizzarla. La gente è stanca ed è lecito perchè tanti abbonati in questi due anni pretendono che si faccia una squadra che possa essere ai vertici della classifica e non è stato così. E’ naturale contestare ma la C è un campionato difficile, serve pazienza per costruire qualcosa che possa durare nel tempo. Questo dipende anche dalla proprietà. Troppi infortuni? In parte può essere imputabile alla sfortuna ma non può essere sfiga. Ci sono delle corresponsabilità chiaramente”.
“La mancanza di Faggiano? Il valore di Faggiano lo conosciamo tutti, all’interno di un gruppo diventa una figura di grande personalità carismatico, può aiutare il lavoro di un allenatore ma ha avuto problemi di salute e la società ha preso un alter ego che, però, è più un uomo di mercato, dietro la scrivania. Toscano? Credo che dentro di sè si metta ogni giorno in discussione. Non penso che abbia la presunzione di dire di non avere sbagliato niente. Sa di dovere fare di più anche lui”.
“Corallo? Il ragazzo è entrato a Cerignola in un momento delicato della gara e secondo me ha fatto bene, evidenziando delle doti tecniche, fisiche ed accelerazioni importanti, ma era dura fare la differenza in dieci contro undici in quel momento. Possiede delle buone qualità, spero di rivederlo in campo al più presto”.
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