VERSO CATANIA-GIUGLIANO: conosciamo meglio la squadra di Bertotto

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Oltre 400 presenze da calciatore tra i professionisti, in larghissima in Serie A. Valerio Bertotto dal 2012 ha intrapreso la carriera di allenatore guidando l’Under 20 azzurra Lega Pro, per poi proseguire sulle panchine di Pistoiese, Messina, Bassano Virtus, Viterbese e Ascoli prima di approdare a Giugliano, dove ha preso il posto dell’esonerato Raffaele Di Napoli all’inizio della scorsa stagione. Il cambio di passo è stato notevole, portando i tigrotti in zona playoff fino ad arrivare all’attuale piazzamento a metà classifica.

Quest’anno il Giugliano ha collezionato 31 punti frutto di 9 vittorie, 4 pareggi, 10 sconfitte, 26 gol fatti e 31 subiti. Un solo punto (2 sul campo) divide in classifica Catania e Giugliano. Meglio i rossazzurri sia in fatto di reti all’attivo (35) che al passivo (25). Ruolino di marcia migliore tra le mura amiche per la squadra di Toscano con 5 punti in più incamerati (19), mentre in trasferta si fanno preferire i tigrotti (17) rispetto al Catania (-3). Giugliano reduce da due sconfitte di fila, ma squadra che ha dimostrato di essere sempre viva e guizzante.

Il tecnico torinese va avanti sulla base del 4-3-3, trasferendo ai propri calciatori l’idea di sviluppare una buona organizzazione di gioco creando una certa alchimia tra giocatori esperti e tanti giovani in rampa di lancio. Anche domenica ci si attende dal Giugliano un 4-3-3 propositivo. Caldore è il leader del reparto arretrato, esperto, abile anche ad impostare da dietro. Il terzino destro Valdesi è uno dei profili giovani di maggior pregio per doti fisiche, tecniche, ma soprattutto tattiche. Sulla corsia di sinistra si registrano le doti di spinta di Oyewale, che però è indisponibile in vista di Catania perchè squalificato. Sull’out mancino situazione di emergenza viste anche le assenze di La Vardera e Acampa.

In generale è una squadra che spinge tanto sulle fasce, il Giugliano. A centrocampo si registra un mix di quantità e qualità, un buon assortimento. Il giovane Vallarelli (2005) ha esordito positivamente nel precedente turno di campionato a Cerignola, dimostrando di possedere una buona struttura fisica e tecnica, essendo anche abile negli inserimenti senza palla. Peluso, altro 2005, è un centrocampista di personalità e “garra”. Si registra, inoltre, l’intelligenza tattica del 17enne Genovese. Potrebbe pesare, a Catania, l’assenza di elementi più esperti come Celeghin (squalificato), Romano e Giorgione. In compenso darà maggiore peso specifico al reparto il rientrante De Rosa.

Sulla linea d’attacco si è registra una perdita importante, quella del talentuoso Ciuferri che si è trasferito al Trapani. Forza fisica e facilità di saltare l’uomo fanno parte, invece, del repertorio della punta 25enne Moussadja Njambe, tra i più pericolosi in organico. Massima attenzione bisognerà prestare anche all’attaccante ex Messina Ibourahima Balde, esterno veloce e potente di 26 anni. Attaccante classe 2004, scuola Torino, è invece Cristian Padula, dotato di visione di gioco, potenza e tecnica. Da non sottovalutare affatto la velocità, tecnica di base e capacità di andare al tiro del neo acquisto Del Sole. Il 21enne esterno offensivo Giuseppe D’Agostino, cresciuto nelle giovanili del Napoli, ha nello scatto e nel dribbling le armi migliori. Out, infine, il mancino naturale di buonissime prospettive Michele Masala.

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