Quattro mesi dopo il match disputato all’andata, Catania e Giugliano si ritrovano da avversari allo stadio “Angelo Massimino”. In questa sede facciamo un passo indietro tornando sul confronto giocato in Campania, al “De Cristofaro”. Si trattò della prima sconfitta rossazzurra in questo campionato, al termine di una partita ricca di emozioni che premiò il cinismo dei tigrotti.
Catania in controllo del match nelle battute iniziali. Al 9′ Bethers è costretto ad uscire dopo avere riportato una botta sulla testa. Adamonis prende il suo posto a difesa dei pali. Dopo le difficoltà accusate nella prima parte di gara, i padroni di casa chiudono meglio le corsie esterne aumentando la spinta in avanti. Al minuto 20 brivido per la difesa rossazzurra con la deviazione di Njambè di poco a lato. Al 31′ Padula fornisce una gran palla a Njambè, quest’ultimo però calcia malissimo e l’azione sfuma. Un paio di minuti più tardi, occasionissima Catania: Anastasio vede e serve Castellini, cross al bacio del jolly bresciano per Stoppa, sinistro da dimenticare da posizione favorevolissima.
Gol sbagliato, gol subito. E’ la legge del calcio: il Giugliano risponde subito avanzando verso l’area di rigore, cross per Giorgione che in spaccata sorprende la difesa ospite portando in vantaggio la propria squadra. Il Catania reagisce. Al 42′ angolo di Stoppa, incornata di Di Gennaro e pallone di poco a lato. Numerose perdite di tempo nella prima frazione, si accendono gli animi. Vengono concessi addirittura 9′ di recupero, nel corso dei quali i rossazzurri fanno girare palla ricercando il varco giusto per colpire la difesa dei tigrotti. Ci provano Inglese (colpo di testa bloccato dal portiere) e Castellini (su punizione) ma il gol rossazzurro non arriva nel primo tempo.
Ad inizio ripresa Toscano si gioca le carte Jimenez e Verna, fuori Luperini e Ierardi. Catania subito in proiezione offensiva. Al 52′ proprio il neo entrato Verna pareggia i conti: palla rimpallata sul limite dell’area, si avventa il numero 14 e piazza la palla sul palo più lontano. Insiste il Catania che vuole il sorpasso, ma il portiere è strepitoso sulla girata di Inglese negando la gioia della rete alla punta ex Parma. I rossazzurri sprecano, a differenza del Giugliano: palla sui piedi di Njambè che salta la marcatura centrale, conclude e insacca per il nuovo vantaggio campano (57′).
La squadra di Toscano non ci sta e si riversa in avanti ma, così facendo, perde equilibrio in fase difensiva rischiando di subire il 3-1. Al 64′ erroraccio di Castellini, Giugliano che ruba palla e parte subito in contropiede, Njambè semina il panico nella difesa catanese poi Adamonis si oppone. Match ad alta intensità, fioccano le occasioni per andare a segno. Gli assalti catanesi producono le buone opportunità di Jimenez, Sturaro e Quaini. Gli etnei sciupano, i tigrotti castigano il Catania calando il tris al 80′ con Balde che supera il diretto marcatore (Quaini) e, con potenza, batte Adamonis.
Partita chiusa? No, il Catania non si perde d’animo. Il 3-2 arriva al minuto 84 grazie alla trasformazione di un calcio di rigore ad opera di Montalto (subentrato nel corso della ripresa). Tra il minuto 88 e 89 vicinissimo al pari prima Castellini con una conclusione di testa, poi De Paoli. Il tempo scorre, il Giugliano si difende come può subendo la pressione insistente del Catania e più volte spariscono i palloni dal campo.
Nel finale sul corner del Catania sale anche Adamonis, i gialloblu recuperano palla trovando la porta sguarnita, lanciano a campo aperto Balde ma l’attaccante calcia come peggio non potrebbe. Allo scadere dei 6′ di recupero, l’arbitro Mastrodomenico manda le squadre negli spogliatoi. Domenica, per il Catania, l’occasione di riscattare l’immeritato ko dell’andata.
VIDEO: gli highlights della partita
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