QUI JUVENTUS NEXT GEN: conosciamo meglio la squadra di Brambilla

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La Juventus Next Gen sulla strada del Catania. Appuntamento al “Massimino” per sfidare i bianconeri allenati da Massimo Brambilla, il quale dal 12 novembre scorsa ha preso il posto in panchina di Paolo Montero, contribuendo a risollevare le sorti di una squadra che era in grosse difficoltà, oggi in salute. Per Brambilla si tratta di un ritorno dopo che, negli ultimi due anni, ha portato la squadra in finale di Coppa Italia Serie C (persa nel doppio confronto con il Vicenza) centrando nella stagione successiva l’accesso ai playoff, chiudendo al settimo posto in classifica e venendo eliminato ai quarti di finale degli spareggi promozione dalla Carrarese, futura vincitrice della competizione.

Un biennio importante, dunque. Poi l’infelice parentesi al Foggia prima del ritorno proficuo alla Juve NG. Da calciatore, Brambilla lo si ricorda per avere indossato le maglie di club come Monza, Parma, Torino e Cagliari, tra gli altri, ottenendo diverse promozioni. Ha intrapreso la carriera da allenatore nelle giovanili di Pergocrema, Novara (esperienza con un giovanissimo Matteo Stoppa ndr) e Atalanta prima di approdare nella Juventus NG mettendo in mostra elementi di qualità come Kulusevski, Colley, Traorè, Piccoli, Soulè, Fagioli, facendo esprimere alle sue squadre un calcio organizzato, intenso, intraprendente e propositivo.

La squadra bianconera ha raccolto, ad oggi, 21 punti su altrettante gare disputate con 22 gol fatti e 32 al passivo, ma c’è una netta inversione di tendenza da quando Brambilla è tornato al timone. La Juve arriva alla sfida di Catania forte di una serie di 6 risultati utili consecutivi frutto di 2 pareggi e 4 vittorie siglando 9 reti e subendone 4. Nelle ultime cinque partite nessuno ha incamerato più punti della Next Gen (13, stesso punteggio del Monopoli). Numeri che confermano come il Catania debba prestare massima attenzione domenica.

Il progetto Next Gen è nato nel 2018, col nome di Juventus U23, ma dal 2022 il team ha assunto l’attuale denominazione, rivelandosi un serbatoio autentico per la prima squadra. Basti pensare che ci sono calciatori ad avere già esordito con la stessa. Citiamo gli esempi degli attaccanti Anghelè, i terzini Savona e Rouhi, la punta Mbangula. Tanti altri giovani sono sotto osservazione.

I difensori Poli e Scaglia, la punta Guerra, sono i calciatori più esperti, chiamati a dare una mano nel percorso di crescita di tanti ragazzi di belle speranze che, in questa stagione, vivono un processo formativo importante nel girone C. Il reparto arretrato è guidato dall’esperienza del già citato Filippo Scaglia, Gil Puche ha struttura fisica ed è dotato di un buon piede per l’impostazione dal basso. Puczka è un elemento abile nella gestione della palla e tatticamente disciplinato, Mulazzi molto insidioso nelle progressioni palla al piede. A difesa dei pali, Giovanni Daffara (classe 2004) è un eccellente prospetto.

In mezzo al campo Palumbo si fa notare per tecnica, velocità di esecuzione e visione di gioco. Peeters rappresenta il classico centrocampista di rottura di ottima stazza. Macca, ex Virtus Francavilla, ha forte personalità e carisma. E’ uno degli elementi più in crescita, ma salterà la sfida di Catania causa squalifica. Owusu fa della duttilità la sua arma migliore, Faticanti è un centrocampista molto tecnico. Sulla destra Comenencia è un esterno a tutta fascia, Cudrig un laterale sinistro offensivo pronto a dare il suo valido contributo anche partendo qualche metro più indietro, dotato di una importate struttura fisica. Amaradio rappresenta un’altra opzione, trattandosi di un esterno che spicca per gamba e intelligenza tattica.

Nel reparto offensivo Semedo è un centravanti fisico e potente, Da Graça un attaccante molto generoso; Papadopoulos funge da trequartista di raccordo tra i reparti ed è arrivato dal Genoa in prestito con diritto di riscatto per una cifra che si aggira intorno ai 2,5 milioni di euro. Lo spunto in velocità è l’arma principale di Afena-Gyan, a cui aggiunge un buon tiro dalla distanza e una buona tecnica. Guerra è un autentico bomber di razza. Per lui parla una carriera ricca di gol in Serie C. 17 ne ha siglati la scorsa stagione in bianconero, 10 e 14 nelle due annate precedenti tra le fila della Feralpisalò.

Il gruppo juventino è complessivamente molto giovane, l’età media di 22.5 anni lo conferma, ma la qualità non manca nella squadra di Brambilla. Al “Massimino” i bianconeri dovrebbero schierarsi secondo un 4-2-3-1 con Daffara in porta; Mulazzi, Gil, Scaglia e Puczka in difesa; Faticanti e Palumbo a centrocampo con Comenencia, Guerra e Afena-Gyan alle spalle di Semedo. Per il Catania si avvicina un’altra battaglia sportiva sul rettangolo verde, da affrontare col piglio giusto e motivazioni importanti al cospetto di un avversario che corre tanto e non rinuncia a giocare il pallone.

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