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Il Catania costruisce tante palle gol nitide, dal possibile 1-3 passa al 3-2 finale che premia i padroni di casa punendo oltremodo i rossazzurri, per lunghi tratti dell’incontro meritatamente in vantaggio. Nell’economia della gara decisive in positivo le sostituzioni in favore del Benevento, al contrario in negativo per la squadra di mister Toscano a cui non bastano 70′ ad alto livello per avere ragione dei sanniti, pagando a caro prezzo una serie di errori individuali.
PRIMO TEMPO – Match a ritmi elevati allo stadio “Vigorito”. Benevento schierato con l’ormai consueto 4-2-3-1. Toscano schiera il Catania secondo un 3-4-2-1 con Carpani e Stoppa alle spalle di Inglese, Jimenez a centrocampo. Piglio aggressivo da subito per i rossazzurri che, però, alla prima vera occasione concessa al Benevento subiscono l’1-0 con Lamesta, il quale sfrutta a dovere un cross che sorprende la difesa etnea insaccando. Il Catania reagisce: al 25′ tocco a due passi dal portiere di Carpani che sciupa clamorosamente mandando a lato, un paio di minuti più tardi pari di Inglese che, da cecchino implacabile, batte Manfredini beneficiando di un pallone delizioso messo in mezzo da Jimenez, autore di una splendida giocata.
La partita è bella, vivace, giocata a viso aperto dalle due squadre. Il Benevento soffre il pressing alto del Catania e la qualità in mezzo al campo di Jimenez che contribuisce con efficacia alla circolazione della palla. Al 37′ gli etnei vanno vicini al 2-1: azione in contropiede, Stoppa aggancia il pallone e s’invola verso l’area ma conclude tra le braccia del portiere. I rossazzurri insistono, è splendido al 41′ il traversone effettuato dalla sinistra di Anastasio, bel tocco di Inglese che sfiora il bis.
SECONDO TEMPO – Il vantaggio catanese si concretizza al 47′: Jimenez prende la mira dalla lunga distanza con un bolide imprendibile per Manfredini. E’ un Catania che tiene bene il campo per 70 minuti e sfiora il 3-1 con Inglese (ottima respinta di Manfredini al 64′). Quando, però, Jimenez è costretto ad uscire per un fastidio ai flessori (dentro Di Tacchio), Toscano rileva Stoppa (sostituito da D’Andrea) e Carpani (Verna al suo posto), i rossazzurri calano di molto l’intensità . Al contrario il Benevento cambia volto con gli inserimenti di Lanini, Pinato e Acampora. Ora i sanniti attaccano con maggiore convinzione e pericolosità , disorientando la difesa etnea.
Al minuto 78 proprio il neo entrato Lanini pareggia i conti: cross morbidissimo di Oukhadda, l’attaccante trova il varco giusto in acrobazia per battere Farroni. Poco dopo, arriva addirittura il sorpasso. Dormita difensiva colossale sugli sviluppi di un calcio d’angolo, tocco corto di Farroni e Simonetti si fionda sul pallone ribadendo in rete. Punizione fin troppo severa per il Catania che non concretizza il possibile 3-3 con Manfredini miracoloso su Inglese. Nel finale etnei proiettati in avanti alla ricerca del pari, ma allo scadere dei 5′ di recupero concessi l’arbitro decreta la fine delle ostilità . Pomeriggio amarissimo per il Catania, che con un pò più di attenzione in difesa e freddezza sotto porta avrebbe potuto portare a casa un risultato ben diverso.
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