AVV. CARBONE: “Catania, rosa non adeguata al di là del budget investito”

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Ospite della trasmissione ‘Spazio Sport Live’, ai microfoni di Sicilia 242, l’avvocato Fabrizio Carbone, tifoso, esperto in materia sportiva e componente – tra l’altro – dell’Associazione Catania Rossazzurra, riflette sul percorso del Catania. Ecco quanto evidenziato:

“A Benevento c’era da aspettarsi non una prestazione bella come ha fatto il Catania per 70 minuti, ma l’esito, perchè purtroppo probabilmente la squadra ha dimostrato finora in campionato di essere da settimo/ottavo posto. Un giocatore come Verna viene da campionati molto importanti, in squadre nelle quali era un punto di riferimento. Evidentemente c’è qualcosa che non sta funzionando”.

Ci sono stati diversi giocatori adattati finora ma nella prima parte del campionato anche con degli aggiustamenti tattici e calciatori fuori ruolo il Catania riusciva a venirne fuori, portando a casa il risultato anche se in difficoltà. Cosa è cambiato poi? In termini di solidità difensiva c’è stata una inversione di tendenza notevole. Soprattutto fuori casa. A volte il Catania riesce a giocare come fa a Benevento, ma nel momento in cui poi bisogna chiudere il cerchio manca qualcosa, o i cambi non ti aiutano oppure può esserci una responsabilità legata alla costruzione della rosa“.

“Qualcosa si è rotta nei meccanismi tecnico-tattici, mettiamoci anche qualche infortunio di troppo. La rosa attuale è buona in 12-13 elementi, ma in generale il Catania non ha quella profondità che una squadra con delle pretese di vittoria finale deve avere, evidentemente la rosa non è adeguata al di là del budget investito. Non credo ci sia un’unica causa dietro alla stagione attuale del Catania. Se è l’esatta copia dell’anno scorso, senza la Coppa Italia – quindi peggio perchè manca la coppa – significa che la costruzione della squadra anche quest’anno non è stata ottimale. Non è lesa maestà nei confronti del direttore Faggiano al quale rinnovo l’in bocca al lupo affinchè possa superare presto e bene le difficoltà che lo stanno accompagnando. Magari non è nemmeno colpa sua”.

“Il Catania ha un punto di penalizzazione in classifica perchè non ha coperto le fideiussioni nei tempi previsti ed il mercato è stato bloccato. Guglielmotti e Lunetta sono rimasti in tribuna nelle prime gare ufficiali del Catania insieme agli altri acquisti. Il mercato estivo poi si è sbloccato nell’ultima settimana di mercato. E’ un dato di fatto, quindi Faggiano non ha potuto fare il mercato che desiderava. Questo però è imperdonabile, perchè una squadra come il Catania che deve vincere il campionato non può permettersi il blocco del mercato, non può permettersi di gestire male il mercato di gennaio dell’anno scorso con tanti acquisti che rimangono ancora oggi sul groppone. Le cause vanno individuate anche in un mercato che non ha funzionato, ancora una volta frutto di una gestione errata“.

“Adesso l’esigenza primaria della società – ma lo hanno sempre detto Toscano e Faggiano – è quella di cedere gli esuberi. Altrimenti il mercato del Catania non si sblocca. Da qui a fine stagione hai la possibilità di giocartela ai playoff e sarà giusto provarci, si può anche pensare di iniziare a puntare su quei 12 giocatori non facendo una rivoluzione copernicana ma qualche innesto per programmare, con più elementi come Stoppa e Jimenez che ti consentano di fare una progettazione. In questo momento manca un’idea di quando si vuole provare ad aggredire fortemente la Serie B, di certo non lo fai rivoluzionando la rosa. Quest’anno il Catania dovrebbe inserire 4-5 elementi, al netto del portiere. Il mercato di gennaio, poi, è molto complicato”.

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