Ad ‘Anteprima Corner’, ai microfoni di Telecolor, il giornalista Alessandro Vagliasindi analizza il pareggio casalingo del Catania contro la Cavese:
“Farei un collegamento ideale tra la gara Catania-Benevento di settembre e Catania-Cavese di sabato. Il protagonista è lo stesso, Sturaro. Nel primo caso possiamo definirla la partita dell’illusione, con Sturaro che salvò il risultato con un intervento sulla linea di porta nel finale, otto gare casalinghe dopo lo stesso giocatore al 93′ ha fallito l’occasione per vincere e salire sul treno in corsa che riguarda la parte alta della classifica. Da Sturaro a Sturaro, si è passati da una illusione diventata delusione“.
“La sfuriata del D.S. Faggiano a tutta la squadra radunata a testa bassa nello stanzone della sala stampa del ‘Massimino’ ci fa capire che il pareggio è un risultato con un impatto molto negativo anche alla luce della reazione di Faggiano, la testimonianza di limiti caratteriali di questa squadra che nei momenti topici della stagione non riesce a centrare il risultato pieno rimandando domenica dopo domenica l’appuntamento con questa crescita che in maniera continuativa non arriva mai”.
“Da registrare anche che il match interno con la Cavese è stato caratterizzato da un errore arbitrale perchè il gol di Fella nasce da una posizione di fuorigioco non rilevata dall’assistente piazzato sotto la tribuna B. Questo non costituisce assolutamente una giustificazione per la prestazione scialba del Catania specie nella ripresa, ma questi errori arbitrali hanno un peso decisivo”.
“Il Catania in 9 gare interne ha realizzato la miseria di 7 gol, questo è emblematico di quali siano le difficoltà in questo genere di partite. Stoppa nelle ultime gare ha segnato con regolarità e oltre ai gol di Inglese il Catania non trova soluzioni diverse per le partite casalinghe, questo penso sia l’aspetto più significativo. Da sottolineare comunque la crescita di Stoppa, diamo merito a Toscano di averlo collocato in una zona di campo più congeniale alle sue caratteristiche, giocando da trequartista alle spalle dei due attaccanti in modo da dare libero estro alle sue giocate che risultano sempre decisive, almeno in queste ultime partite”.
“Taranto-Catania? Tutte le gare richiedono un’attenzione specifica, al di là che l’avversario si chiami Taranto o Benevento, in questo il Catania ha difettato perchè in tante circostanze non è stato all’altezza della determinazione e della cattiveria agonistica nel corso dell’intera durata della partita per venire a capo dell’avversario di turno. Una gara come quella di Taranto, se il Catania la gioca come il secondo tempo con la Cavese, diventa complicatissima”.
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