Il giornalista Angelo Patanè riflette ai microfoni di Telecolor sul girone d’andata altalenante del Catania e, più in generale, sulle dinamiche che ruotano attorno alla società rossazzurra. Ecco quanto evidenziato:
“L’allenatore dice che il suo compito è quello di tirare fuori il meglio dai giocatori in rosa. Non è stato così per Adamonis, Luperini, D’Andrea e Montalto. Ci sono stati dei flop strutturali. E’ chiaro che a gennaio si dovranno cedere almeno 4 giocatori e sfoltire una rosa di impresentabili per la società e per lo staff tecnico che ancorava gravano sul Catania, tra questi Chiricò. Nel bilancio del Catania anche questa è una voce che l’ufficio di presidenza non può non annotare, gravando per un milione di euro”.
“Quando nella partita col Potenza batti una dozzina di calci d’angolo dai quali non si ricava assolutamente nulla, 3-4 calci di punizione, al netto del rigore sbagliato, e non riesci a diventare deciso e determinante il problema c’è. E non sono d’accordo quando si parla di problemi di natura temperamentale dei calciatori, anche perchè ci sono in rosa elementi che percepiscono ingaggi importanti e la squadra registra una delle età medie più alte del girone con un giocatore come Sturaro che dovrebbe trascinare il gruppo”.
“Le migliori partite del Catania di Toscano coincidono col momento migliore di Faggiano. Una società che si sta costruendo e che quest’anno ha compreso la necessità di avere un direttore sportivo, a fronte dell’assenza più che giustificata dello stesso Faggiano, dovrebbe dotarsi al più presto di un’interfaccia, di qualcuno che stia addosso ai calciatori. Perchè quando Faggiano è stato vicino alla squadra, questa ha prodotto determinati risultati. Vista la sua assenza forzata in molte circostanze, ci vorrebbe un direttore generale o un uomo di fiducia di Faggiano, un uomo di campo e di squadra che possa dare una mano a Grella. Questa secondo me è una lacuna che la società dovrà colmare al più presto“.
“La partita col Sorrento vedrà la presenza allo stadio di Pelligra e non so, invece, che presenza di tifosi vedrà di contro. Non ci sarà il giro di campo di Pelligra, non ci saranno probabilmente le centinaia di strette di mano, mi auguro che Pelligra parli come meglio può e sa, spiegando alla città cosa effettivamente voglia fare in questo momento“.
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