STAMPA LOCALE – Lo Porto: “Catania, forse c’è un frazionamento di competenze che non aiuta”

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Riportiamo alcune considerazioni di Daniele Lo Porto, giornalista del ‘Giornale di Sicilia’ e presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana di Catania, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, a Globus Television:

“Tutti gli allenatori dopo ogni partita ormai parlano per frasi fatte e slogan, dicendo che il calcio è fatto di episodi. Ma se gli episodi sono dieci gol mancati a porta avuta o presi su calcio piazzato non sono episodi, ma una serie ininterrotta di errori. Sicuramente il Catania non ha fatto sin qui una bellissima stagione. Ormai tutti vengono a prendere punti al ‘Massimino’. Una volta c’era la legge del ‘Massimino’, adesso non c’è neanche il divieto di sosta perchè chiunque va dove vuole. E non mi sembra che il Catania abbia dominato la partita, al contrario di quanto dichiarato da Di Gennaro nel post gara con la Cavese.

“Ricordiamoci ad onore del vero anche la promozione stratosferica in C. La scorsa stagione, nel contesto di un’annata deludente, il Catania ha ottenuto il primo vero titolo conquistato con la Coppa Italia di categoria. Siamo delusi, tifosi e addetti ai lavori, ma non credo che la società abbia il piacere di deludere se stessa prima ancora che i tifosi, e i giocatori abbiano il piacere di essere fischiati dopo le partite all’uscita dal campo. Possiamo parlare di risultati al di sotto delle aspettative, di alcune figure che non capiamo bene cosa facciano all’interno della società“.

“Parlando per sensazioni, dico che probabilmente c’è un frazionamento di competenze che non aiuta a supportare il clima generale. Lo scorso anno si è concluso senza un direttore sportivo, quest’anno c’è ed è persona degnissima sul piano umano e professionale ma manca la figura del direttore generale. Andrebbe pianificato tutto un pò meglio. E ricordiamo quel freno a mano tirato in piena campagna acquisti, quando si erano fatti programmi stellari a luglio e ad agosto si è stati costretti invece a mettere la carta del presepe con le stelline disegnate per coprire il buco, o meglio la minor risorsa in bilancio. Gli errori sono stati fatti e forse già da adesso bisogna programmare la gestione della prossima stagione”.

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