L’allenatore della Cavese Vincenzo Maiuri parla così, in sala stampa, dell’1-1 finale maturato contro il Catania al “Massimino”:
“Porto a casa questo pareggio non con soddisfazione perchè credevo potessimo fare una partita migliore. Il primo tempo non mi è piaciuto per niente, eravamo un pò molli, corti su tante situazioni. Nella ripresa c’è stata invece una forte reazione. Il risultato per me non è felicità, perchè la felicità sono i tre punti. Pareggio contro una grossa squadra, quindi apprezzo l’impegno dei miei giocatori che hanno messo anima e cuore in campo, però noi se vogliamo crescere dobbiamo fare prestazioni più continuative. Pareggiare a Catania è importante, ma io voglio cercare di creare i presupposti per arrivare a fare in divenire delle cose sempre migliori. Potevamo pervenire al pareggio in maniera diversa, più sfacciati, più determinati. Soprattutto nella fase offensiva volevo vedere più gioco, più qualità e determinazione nel cercare di andare alla conclusione“.
“Mi ha dato fastidio che nel primo tempo non siamo entrati in campo con la convinzione di poter fare qualcosa di importante. Il Catania ha altre ambizioni rispetto alle nostre, è costruito per un campionato di vertice ma per quello che noi vogliamo – e non vorrei passare per presuntuoso – io quando faccio un punto penso sempre che siano due punti persi. Se questa squadra giovanissima vuole fare qualcosa d’importante deve imparare a vincere e imporre il proprio gioco con umiltà contro la prima o l’ultima della classe. Con tanto rispetto per l’avversario, che in questo caso era molto forte e lo affrontavamo in trasferta. Il punto di Catania è stato un pò un brodino, e a me il brodino non tanto piace. Volevo qualcosa di più. Il nostro obiettivo è la salvezza ma voglio vedere sempre una squadra propositiva, che giochi con orgoglio, passione, che sia propositiva su ogni situazione”.
“Nel primo tempo siamo andati un pò timidi dentro, eravamo scomposti nelle uscite, siamo stati poco coordinati in base a quello che avevamo preparato. Mancava sempre quel metro per andare a chiudere la giocata, anche se loro non hanno creato obiettivamente tantissimo. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, ci siamo rimessi a posto ma quelle stesse cose dovevamo proporle anche nel primo tempo e non sono state fatte. Il Catania veniva alto, sapevamo che le due punte venivano sui due centrali, i quarti sui terzini, il trequartista sul play, allora dovevamo ruotare un pò di più e cercare quando venivano alti di creare quegli spazi per giocare in maniera diretta sugli attaccanti con palla a terra, andando a giocare dietro i due mediani. Questo non sempre è stato fatto”.
“E’ un campionato dove nessuno riesce a spiccare il volo rispetto agli altri, la forza maggiore credo ce l’abbiano Benevento, Avellino, il Catania stesso, il Cerignola sta venendo fuori molto, molto bene, il Trapani e poi ci possono essere anche delle outsider. il campionato è molto lungo, la continuità nei risultati è importante. Per vincere il campionato ci vogliono delle vittorie concatenate che poi sbaragliano la concorrenza”.
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