“A metà cammino di un campionato che è diventato anonimo il pubblico fischia e lancia improperi verso tutti”, riporta La Sicilia. Sabato i tifosi hanno sostenuto fino alla fine, “ma quando Caturano ha approfittato di una difesa di belle (o brutte, fate voi) statuine raddoppiando e mettendo in cassaforte il match, ecco che la rabbia è esplosa in modo definitivo. Parole e fischi, nulla di altro, ma bastano per far capire che il rapporto di fiducia, le attese, le belle e logiche promesse dalla dirigenza non verranno più accettate”, scrive il quotidiano.
“Va bene gli infortunati, perchè con Di Tacchio sempre in campo e con un De Rose così vivace come è stato ieri sera il destino di questo gruppo sarebbe stato diverso. Con una difesa al completo anche. E chi ha colpe se Bethers prima viene colpito al capo, recupera e si fa male alla caviglia? Però accade e il suo vice non è all’altezza. Chi ha colpe se dietro Inglese c’è un suo collega di reparto che non riesce ad avere lucidità, continuità e forse serenità? Ma è un dato di fatto”, evidenzia l’articolo di Giovanni Finocchiaro.
“Così tutti i buoni propositi vanno a farsi benedire, il pubblico fischia esasperato, deluso e arrabbiato mettendo in forse anche gestione e scelte di un allenatore accolto come il Santone della Serie C, oggi divenuto comune mortale di un calcio che qui non è ancora decollato e rischia di diventare lettera morta”, si legge.
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