Ai microfoni di Sicilia 242 l’ex bandiera rossazzurra Damiano Morra, che vanta in assoluto il record di apparizioni con la maglia etnea (320), analizza il cammino del Catania in campionato:
“Catania era in una situazione molto ma molto complicata, quindi bisogna dare atto al presidente ed al suo staff di avere riportato almeno un pò di entusiasmo a Catania. Sono stati commessi parecchi errori, ma adesso direi di non pensare al passato concentrandosi sul presente. E il presente significa vincere un campionato di Serie C, in qualsiasi maniera, perchè la città di Catania non può stare sicuramente in questa categoria”.
“Sarà molto importante quello che la società vorrà far nel mercato di riparazione per capire le sue intenzioni. Si devono assumere delle responsabilità, il tifoso catanese è critico ed è giusto che lo sia, perchè non si può rimanere in questa categoria. Devo anche dire che ci sono state problematiche tecnico-tattiche perchè l’assenza di tutto il centrocampo costruito in estate è grave, soprattutto la mancanza di Di Tacchio, giocatore davvero fondamentale. Il campionato di C è terribile, io l’ho fatto e nonostante avessimo sempre la squadra più forte, col Catania ottenni il salto in B dopo tre anni. Serve pazienza ma la società deve darsi da fare e subito, perchè poi tutto diventa più difficile”.
“Sul mercato io un innesto in difesa lo farei perchè il campionato è lungo. Sul portiere dico che ogni tanto sia Bethers che Adamonis qualche incertezza ce l’hanno, sarà l’allenatore a decidere. Sicuramente 1-2 nuovi calciatori a centrocampo ci vogliono perchè Sturaro è un buon giocatore ma ha la sua età e non so se può reggere tutte le partite, per Di Tacchio non sarà semplice riprendersi da un infortunio importante. E prenderei anche un giocatore davanti. Il Benevento è davanti in classifica ma se il Catania mette mano dove deve farlo, io credo che ancora tutto è possibile“.
“Toscano è un ottimo allenatore, preparatissimo, ma in mezzo al campo vanno sempre i giocatori. A me quella maglia dava una carica che non finiva mai, io per la mia indole correvo per 95 minuti. Ho vissuto 9 anni lì, sono una vita. Se potessi tornare indietro darei una mano al Catania in campo. Il pubblico etneo per me è tutto, la spina dorsale. Ti dà una spinta enorme, ma se tu pensi che giocando in casa è una passeggiata non è vero, perchè devi sputare l’anima in mezzo al campo per poter vincere le partite. I giocatori possono e devono dare molto di più sul rettangolo verde“.
“Non è facile indossare quella maglietta, se non hai determinazione e forza poi qualsiasi partita diventa difficile, ma è indubbio che il Catania finora tra le mura amiche ha lasciato troppi punti. Non puoi rilassarti in un campionato che presenta trappole enormi, alle prime difficoltà non devi mai sgonfiarti. Al Catania serve mettere in fila una serie di risultati positivi e vittorie per non perdere morale, non concedendo praticamente più nulla agli avversari, dimostrando di fare sul serio da qui alla fine per andare a prendere il Benevento in testa alla classifica“.
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