EX ROSSAZZURRI – Gomez: “Ricomincio da capo. Fin dai tempi di Catania, l’Italia è la mia seconda casa”

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Nei giorni scorsi abbiamo detto degli allenamenti che l’ex rossazzurro Alejandro Gomez sta sostenendo in Italia con il Renate, in attesa di scontare un altro anno di squalifica. Il ‘Papu’ ha concesso un’intervista proprio con riferimento alla voglia di tornare a giocare, ma sapendo di convivere con una realtà diversa, a seguito della squalifica:

“Sono passato dall’essere un campione del mondo al telefono che non suona più, a scomparire dai media o a non giocare più. Devi sapere come conviverci. Né quando sei lassù sei il migliore, né sei il peggiore adesso. Devi solo dare priorità ad altre cose… Dopo la squalifica ero entusiasta di tornare, ma quando ho ricevuto la massima penalità il mio mondo è andato in pezzi”, sottolinea al programma argentino Clank. “Sto lavorando per accettare che il personaggio di ‘Papu Gómez’ sta finendo, non esiste più e che ora sono una persona comune, un padre di famiglia. Sto lavorando sul mio ego, spegnendolo un po’ e cercando di sopravvivere con ‘Alejandro'”.

“Non volevo essere disgustato dalla situazione che mi era accaduta. Poi ho iniziato a giocare a paddle, mi sono completamente allontanato dal calcio. La cosa bella di adesso è che ricomincio da capo, devo andare a guadagnarmi il posto. Mi sto allenando in Serie C. Dove mi piacerebbe giocare? Ho trascorso tutta la mia carriera in Italia… ma qualunque squadra sarà, dovrà capire che il Papu Gómez è un giocatore di 37 anni che viene da un lungo periodo di inattività. Tornare in Argentina? No, non credo. Perché per ora vogliamo continuare a vivere in Europa. I miei figli sono cresciuti e spostare tutto lì… è difficile”.

Queste, invece, le parole di Gomez ai canali social del Renate: “Sappiamo tutti che tra italiani e argentini esiste una connessione importante. Fin dal primo momento in cui sono arrivato in Italia, nel 2010 a Catania, mi sono sempre trovato benissimo. Per me, l’Italia è una seconda casa, e qui mi sento davvero a mio agio: conosco il campionato, conosco il paese, e mi trovo molto bene. I miei tre figli sono italiani, e per me è sempre un piacere vivere qui. Magari, in futuro, continuerò a giocare e a stare in questo paese che ormai considero parte di me”.

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