Campionato di Serie B 1934/35, girone A. Il Catania allenato da Géza Kertész, morto fucilato nel 1945 in quanto facente parte della resistenza antinazista, mise ko il Cagliari. La squadra etnea giocò in terra sarda, conquistando il quinto risultato utile consecutivo. La rete messa a segno da Subinaghi al 51’ portò in vantaggio i padroni di casa ma, pochi minuti dopo, il Catania non solo ebbe la forza di pervenire al pareggio, con Amedeo Biavati grande protagonista; seppe anche ribaltare il risultato andando a segno grazie ad Ercole Bodini su calcio di rigore al 66’.
Momento in cui i catanesi pregustavano la vittoria, sentivano di avercela in pugno, invece il Cagliari pareggiò immediatamente i conti con D’Alberto. Partita decisa? Macché, il 2-2 diede ancora più forza, rabbia e convinzione al Catania che si rigettò in avanti alla ricerca del gol vittoria. Gli sforzi furono premiati al minuto 82, quando Mario Bianzino depositò in fondo al sacco la palla del definitivo 2-3. Vittoria voluta e meritatamente ottenuta dalla squadra di Kertész.
Dicevamo di Amedeo Biavati, ala destra celeberrima per il suo “doppio passo”, veloce ed elegante. L’ex Commissario tecnico della Nazionale italiana Vittorio Pozzo parlò così nel corso di un’intervista: “Biavati è stato l’attaccante che ha portato il passo doppio alla perfezione. Il pubblico ormai lo aspettava, ad ogni sua fuga sulla linea laterale. E lo aspettava anche l’avversario costretto a fronteggiarlo. Ma non c’era niente da fare. A tutta velocità eseguiva una specie di saltino per aria, sembrava che volesse passare la palla indietro di tacco. Il difensore rallentava un attimo, Biavati lo saltava toccando la palla col secondo piede e se ne andava”.
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