L’EDITORIALE | Soliti errori, il Catania non ha imparato la lezione

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foto Catania FC

Un altro weekend terribile per gli appassionati tifosi del Catania. Ancora una delusione per l’ambiente rossazzurro, mentre cresce la consapevolezza che ad oggi manca la base affinché si possa parlare di una realtà ambiziosa. Anzi, al momento pensare ad un primo posto è utopistico e illusorio.

C’era bisogno di concretezza, di vittoria e di grinta, soprattutto serviva la dimostrazione di aver imparato la lezione subita in altre circostanze: le partite durano 90 minuti più recupero, non soltanto un tempo di gioco. Invece la squadra non ha imparato e, nonostante il riposo scelto in Coppa e il recupero di qualche giocatore acciaccato, è caduto nei soliti errori. E ieri i tifosi non ne hanno potuto più, fischiando sonoramente tutti al termine della sfida con la Cavese, di ritorno a casa con un punto caduto dal cielo.

Una settimana di cocenti umiliazioni sportive, le premesse erano ben altre. Il momento è quello che è, ad un passo dal giro di boa il quadro è disarmante. Ammetterlo significa sapere di dover correre ai ripari durante la pausa natalizia, significa insistere e lavorare affinché il gruppo si rafforzi e possa rilanciare la stagione.

In un quadro abbastanza negativo, però, ci sono note di merito. Doveroso infatti un elogio per il marcatore di giornata, Stoppa, che ha giocato con generosità conquistando un rigore e trasformandolo con freddezza. Molti meriti per lo scatto di orgoglio delle due giornate precedenti tra Trapani e Avellino sono i suoi. Bene anche Jiménez, i cui numeri sono importanti.

Il mese di dicembre porta con sé tre partite: imperativo categorico se si vuole restare agganciati ad una flebile speranza: vincerle tutte e vedere che faranno le altre squadre.

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