Si avvicina il calcio d’inizio di Catania-Trapani. Analizziamo la situazione in casa granata tra numeri, rendimento, stile di gioco e qualità della rosa a disposizione con un ampio focus.
Dal 1° settembre l’ambizioso presidente Valerio Antonini ha affidato la panchina del Trapani a Salvatore Aronica, il quale ha preso il posto di Alfio Torrisi a seguito dei risultati negativi riportati ad inizio stagione. Mai, Aronica, avrebbe immaginato un tale salto in alto quando a luglio era stato chiamato per allenare la Primavera. Per lui, 46 anni, palermitano, meglio conosciuto come Totò, semplicemente Sasà per amici ed estimatori, un ritorno avendo allenato alcuni anni prima la Berretti e l’Under 17 granata.
“Ho affidato la squadra ad un uomo con grande voglia di dimostrare le sue capacità, la voglia di diventare un allenatore importante – ha motivato la sua decisione Antonini -. Richieste senza senso di allenatori che non conoscono questa realtà e che avrebbero stravolto tutto senza alcuna certezza del risultato mi hanno convinto che la scelta su Sasà era quella giusta. Sarà lui l’allenatore del Trapani fino a fine stagione. Sarà lui a portare la squadra in B”.
Da quando Aronica è alla guida del Trapani, i granata hanno fatto registrare un ruolino di marcia di 5 vittorie, altrettanti pareggi e 2 sconfitte raccogliendo 20 punti in 12 partite. In generale i trapanesi hanno collezionato dall’inizio del campionato ad oggi 21 punti frutto di 5 successi, 6 risultati di parità e 3 sconfitte con 26 reti all’attivo (secondo attacco più prolifico del girone C dopo il Benevento) e 17 al passivo.
Aronica, che da calciatore ha vestito casacche di club come Juventus, Crotone, Reggina, Ascoli, Messina, Napoli e Palermo, ha iniziato la carriera da allenatore tra il 2018 e 2020 con le giovanili del Trapani, per poi guidare il Savoia in Serie D, la Don Carlo Misilmeri in Eccellenza e la Primavera del Trapani. In un’intervista ai microfoni di mediagol.it ha parlato, tempo fa, della sua idea di calcio: “Ho cominciato con il 3-5-2 e con il 3-4-2-1 perchè ho avuto la fortunato di giocarlo da protagonista per diversi anni. Ho iniziato allenando a Trapani con Vincenzo Italiano, lui la prima squadra ed io subito dietro, e per una filosofia societaria intraprendemmo per tutte le formazioni il 4-3-3 come modulo di riferimento. Mi sono specializzato anche in quest’ultimo schieramento ma uno dei miei preferiti è il 3-4-2-1 con i due trequartisti e la punta centrale, in conformità alle ideologie tattiche di Mazzarri e Gasperini, allenatori che ho avuto e da cui ho appreso davvero tanto”.
Da quando siede sulla panchina della prima squadra del Trapani, comunque, adotta la linea difensiva a quattro avendo utilizzato finora il 4-3-3, il 4-2-3-1, il 4-3-1-2 ed il 4-4-2. Quest’ultimo sistema di gioco ha permesso ai granata di trovare la chiave vincente nel confronto vinto settimana scorsa in extremis con la Cavese, favorendo il gioco sulle corsie esterne aumentando la produzione di cross per le punte. “Voglio vedere a Catania un Trapani gagliardo, garibaldino, che non si tiri indietro giocando a viso aperto”, questo il messaggio indirizzato da Aronica alla propria squadra in vista della partita di Catania. Niente barricate, dunque, ma un Trapani pronto a giocarsela senza nascondersi.
Per l’occasione l’allenatore granata recupera due preziosi tasselli: Silvestri in difesa e Crimi a centrocampo. Silvestri rappresenta un prezioso punto di riferimento per il reparto arretrato, mister Toscano lo conosce molto bene per averne apprezzato le qualità la scorsa stagione a Cesena. Difensore fisico ma anche abbastanza rapido e forte nel gioco aereo, pericoloso sulle palle inattive. A Catania dovrebbe fare coppia con Celiento, difensore esplosivo a cui piace anticipare e aggredire alto l’avversario. Sulle corsie esterne emergono le doti di spinta – unitamente ad una buona resistenza fisica – di elementi come Ciotti e Benedetti. Molto utile anche la duttilità e l’esperienza del 36enne Sabatino all’interno del gruppo. Negli ultimi giorni la difesa è stata potenziata con l’ingaggio di Malomo, svincolato dalla Triestina, difensore aggressivo, che eccelle anche sulle palle alte e può giostrare sia da centrale che da terzino.
In mezzo al campo Karic è uno che non molla mai, lotta su ogni pallone, profilo tecnicamente molto valido. Carriero, ex di turno, abbina qualità e quantità oltre ad essere un centrocampista di temperamento. A Catania, come detto, tornerà a disposizione Crimi, elemento prezioso nella misura in cui occorre fare da collante tra difesa e attacco, efficace nei contrasti e nel recuperare la sfera ma che, all’occorrenza, sa anche inserirsi. Tra le opzioni a centrocampo emergono Carraro, giocatore di qualità che predilige giocare davanti la difesa dettando i ritmi della squadra, e Marino, che ha nella tecnica e della visione di gioco le sue armi migliori.
Tantissima qualità in avanti per il Trapani. Lescano è la punta di diamante. 11 gol in 14 partite di campionato sono un bottino davvero niente male per un attaccante abituato a segnare raffiche di reti in Serie C. Si sposa bene per caratteristiche con la veloce punta senegalese Fall. Sulla trequarti di campo è solito esprimersi Kanoute, calciatore forte nel dribbling e nel saltare l’uomo, capace di ricoprire un pò tutti i ruoli nel reparto d’attacco. Ma gode di ottima considerazione anche Bifulco, dotato di grande resistenza atletica e abile nell’attaccare gli avversari in velocità, autore fin qui di 2 gol ma soprattutto di 6 assist. Un altro bel prospetto è il 23enne Spini, attaccante rapido, versatile e che possiede un buon tiro. Zuppel, ex Acireale, è un ragazzo interessante ma salterà il match per problemi fisici. Udoh completa una batteria di attaccanti forte e ben assortita, non ha trovato molto spazio finora ma è un elemento di valore, punta centrale abile ad attaccare la profondità.
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