LONGO (all. Crotone): “Catania, indice di pericolosità elevato. Proveremo ad attaccarli, tenendoli lontani dalla nostra area”

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Dopo le parole di mister Domenico Toscano, in vista di Crotone-Catania ha parlato in sala stampa anche l’allenatore rossoblu Emilio Longo, speranzoso di riscontrare nuovi progressi nella propria squadra:

“L’indice di pericolosità è elevato rispetto alla squadra che abbiamo di fronte. Il Catania non vive un momento eccelso in relazioni ai risultati ma in termini prestativi è sempre stato competitivo, lo è assolutamente per rosa, profondità della stessa e conduzione tecnica. Una squadra che merita grandissimo rispetto. E proprio dal rispetto noi dobbiamo ripartire. Provando a far emergere i nostri pregi che stanno venendo fuori alla distanza, mantenendo sempre la capacità di essere equilibrati come squadra. Lo stiamo facendo, probabilmente spingendoci anche sulla leva di provare a fare qualcosina in più nei flussi di gioco, nella capacità di produrre qualche azione in più, cosa fatta benissimo col Benevento e meno bene a Cerignola”.

“Il Catania tendenzialmente si sta schierando nell’ultimo periodo con un 3-5-2. Dovremo essere bravi a portare uomini nella loro metà campo avversaria, essere bravi a prenderci il tempo per arrivare là. Non sarà facile acquisire gli spazi. Mi aspetto un Crotone che sappia dove colpire. Abbiamo lavorato bene, in settimana la mia squadra è stata molto brava ad attenzionare cosa migliorare rispetto a Cerignola in vista della prossima partita”.

I rossazzurri hanno buoni palleggiatori, le tante assenze a centrocampo li hanno portato ad essere più imprevedibili perchè nel centrocampo a tre le due mezzali sono gli stessi interpreti che ricoprivano il ruolo di sottopunta nel 3-4-2-1 d’inizio stagione. Schierati da mezzali, inserendosi in modo perfetto negli spazi, questa situazione nata per esigenza è diventata anche una bella opportunità per loro, vedendo una squadra che riempie bene l’area di rigore, attacca la profondità, alcun volte ti porta la doppia superiorità per zone centrali oltre le due punte con inserimenti costanti in area. Noi dovremo giocare più alti del solito, non abbassandoci troppo perchè se gli permetti di stare tanto nella tua area di rigore il Catania ti punisce. Col Messina sicuramente ci sono state per il Catania almeno tre palle da spingere in porta e soltanto la sfortuna non gli ha consentito di andare a segno. Dovremo non farci invadere da tanti calciatori con potenzialità offensive interessanti”.

Noi proveremo ad attaccare il Catania. Poi dipenderà dall’avversario il nostro posizionamento in campo. L’idea è quella di essere arrembanti, provando a fare la partita con equilibrio ed umiltà. Vogliamo portare questo tipo di atteggiamento. Vedremo se il Catania ci respingerà bene e noi dovremo essere bravi a ripiegare. La battaglia dobbiamo portarla avanti dall’inizio alla fine. A centrocampo andremo numericamente in parità fra i due esterni, il nostro sottopunta, i due interni. Siamo nella condizione di pareggiare il Catania a centrocampo e poi con la capacità dei terzini dovremo andare in superiorità numerica, essere bravi con queste unità a ripiegare quando non abbiamo palla per portare densità in zona centrale, facendo la corsa giusta”.

“Noi siamo cresciuti come squadra. Nel momento in cui non abbiamo palla, non sempre la riconquistiamo in modo feroce perchè non sempre abbiamo calciatori adatti ad un certo tipo di gioco. E’ anche vero che il Crotone in tal senso ha trovato un certo tipo di equilibrio. Dobbiamo essere più continui all’interno della partita stessa, proponendo anche il coraggio di attaccare e mi sembra che oggi il Crotone stia portando in campo questo tipo di energia. Nelle ultime 5 partite dimostriamo di difendere meglio, migliorando come prestazione e sul piano tattico, siamo più organizzati ma dobbiamo crescere globalmente e nell’acquisizione degli spazi di gioco, non andando verso la presunzione”.

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