L’emergenza infortuni tiene banco in casa Catania e, inevitabilmente, condiziona l’andazzo della squadra nonostante la generosità messa in campo dai calciatori a disposizione. Contro l’Avellino è arrivato un pareggio dal gusto agrodolce perché in termini di approccio e qualità la vittoria sarebbe stata meritata, invece qualche svista di troppo nel finale è costata cara ai rossazzurri.
Bella prova di carattere e anche dal punto di vista tecnico-tattico si è vista qualche bella idea replicabile anche in futuro. Intanto oggi sembra imprescindibile la presenza sulla
trequarti di un giocatore come Stoppa, per caratteristiche e stato di forma. D’Andrea si è sbloccato, altro aspetto certamente positivo. Da rivedere qualcosa in difesa, ma spicca un prodigioso Bethers che infonde sicurezza al reparto.
Momento particolare, difficile, ma affrontato da gruppo vero e unito. Adesso arrivano impegni importanti che chiuderanno il girone d’andata. Inutile nascondersi dietro un dito, a questo punto della stagione era lecito aspettarsi molto di più ma ci si aggrappa alla speranza di recuperare presto gli infortunati con innesti mirati a gennaio, nel contesto di un campionato equilibrato: da un lato il Benevento che tenta la fuga, poi 10 squadre a distanza di pochi punti tra il secondo e l’undicesimo posto.
Sarebbe importante capire il motivo per cui negli ultimi anni il Catania è falcidiato da una lunga serie di infortuni. Intanto ci teniamo la garra della resistenza rossazzurra, ripartendo dalla prestazione del “Partenio-Lombardi”.
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