LA SICILIA – Millesi: “Avellino-Catania, i ricordi delle due piazze. Gara incerta e difficile, i rossazzurri dovranno curare la fase di non possesso”

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Il catanese Franceso Millesi, doppio ex di Avellino-Catania, attraverso le pagine de La Sicilia sottolinea il rapporto con entrambe le piazze dando spazio anche ad alcune considerazioni in vista del match di sabato al “Partenio-Lombardi”.

“Avellino? I tifosi mi vogliono bene. Ho ricevuto tanto, ho dato tanto vincendo tre campionati e sono stato il capitano nella seconda fase della mia esperienza in Irpinia. Catania? La Serie A a casa mia non aveva eguali. Scelsi il rossazzurro per ragioni di cuore, rifiutando tanti club. Mi avevano chiamato il Bologna di Ulivieri e il Lecce di Zeman, ma anche il Siviglia. Sapevo che l’arrivo a Catania sarebbe stato complicato da gestire, ma il sogno di un catanese che approdava in A con la maglia della propria città era favoloso”.

“Ad Ascoli feci l’assist del 2-2 a Spinesi e in porta c’era Pagliuca. Mi allenarono Marino, Baldini e Zenga ed è stata un’esperienza molto proficua. Con Marino c’era e c’è un rapporto di grande rispetto. Con Baldini mi sento ancora oggi. Con lui ho giocato soltanto una volta, mi volle quando ero fuori rosa, mi fece rientrare schierandomi contro l’Udinese. Questo gesto diede conferma della grande statura umana e che se un giocatore gli serviva non c’erano barriere che tenessero. Zenga era il mio idolo. Da ragazzino ero indeciso se fare la punta o il portiere in suo onore”.

“Avellino-Catania? L’Avellino è risalito alla grande, l’attuale allenatore Biancolino è stato un mio compagno di squadra affrontando tante battaglie. Caparbio, volitivo. Oggi gli irpini hanno realizzato 27 gol subendone 12. Grande rimonta, quella di Biancolino. Nel Catania Inglese ha segnato sei reti, è un trascinatore. Ha deciso alcune partite equilibrate e in C è davvero sprecato. Spero possa chiudere la stagione in doppia cifra. Patierno e Inglese sono bravi ma non segnano soltanto loro, sarà una bella gara incerta, difficilissima, tra due grandi squadre. Saranno importanti le transizioni che l’Avellino ha nel suo modo di gestire il gioco. Il Catania dovrà curare la fase di non possesso, con le marcature preventive e ripartire. In questo modo ha dimostrato di poter colpire chiunque”.

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