“Dopo uno 0-5 che decreta l’uscita del Catania da quella Coppa Italia vinta l’anno passato, i toni è logico che si possano inasprire. Hanno tutti ragione. La società che si ritrova nove indisponibili e li deve preservare per la gara di campionato; l’allenatore che non può rischiare chi potrebbe rientrare sabato; i tifosi che hanno scaraventato sui social ogni forma di protesta o di malcontento perchè un risultato così pesante in casa non si registrava da lustri. Ha ragione anche il Trapani che, persa la gara di campionato che fa, sul 2-0 si ferma? Certo, in quest’ultimo caso l’allenatore Aronica avrebbe fatto meglio a commentare con due parole il match e basta invece di parlare di lotta su ogni pallone. E qualche giocatore avrebbe anche fatto bene a esultare di meno, come si fa nei test estivi”, riporta La Sicilia.
“Ecco cos’è stato, un test estivo alla vigilia di Natale. Il controsenso sta qui ed è causato in origine da quel mese di immobilismo assoluto in sede di strategie economiche, societarie, di mercato, dunque tattiche”, si legge. Nell’articolo di Giovanni Finocchiaro ci s’interroga circa eventuali responsabilità dello staff medico per i tanti infortunati, evidenziando come il vice presidente Vincenzo Grella avrebbe “potuto ridurre i prezzi dei biglietti allo stadio”, sapendo di dovere schierare tanti giocatori della Primavera. Oppure il fatto che Adamonis, Montalto e Luperini abbiano giocato peggio dei ragazzini.
“La maglia si onora – riporta il quotidiano -, certo gli under sono stati mandati allo sbaraglio, qualcuno ha mostrato dati interessanti, per tanti altri è stato un incubo”. E si fa menzione dello sfogo di un tesserato che a fine gara a un collega che chiedeva il perchè di questo 5-0 ha risposto in modo poco professionale: «Venite a giocare voi».
A questo punto la palla passa al presidente Pelligra. A gennaio “darà al suo ds incarico e denari per rafforzare la squadra?”. Si legge ancora: “Il prossimo selfie beneaugurante speriamo possa contenere anche un messaggio scritto sul futuro prossimo venturo di questo club che alla città sta a cuore. Mercato, logo, strutture. Era tutto scritto nelle promesse formulate al momento della corsa per rappresentare il calcio in città”.
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