Il Direttore Sportivo del Catania Daniele Faggiano ha voluto puntualizzare a La Sicilia alcuni aspetti che riguardano squadra, staff tecnico, medici, dirigenti, giocatori e tifosi:
“Voglio sottolineare i meriti di tutta la società , tutte le persone che lavorano in questo club. I meriti e demeriti sono di tutti contemporaneamente. La gara giocata in casa contro il Trapani non è un nuovo inizio, perchè il processo di crescita non si era arrestato, però è molto importante per il nostro cammino. Si è vinto proponendo tanto gioco in attacco e maggiore sicurezza negli altri reparti. Ci aspettavamo una risposta sul campo da parte di tutti. I giocatori ci tenevano tantissimo. Adesso sarà fondamentale dimostrare di saper gestire le vittorie, la fame deve aumentare costantemente“.
“A volte manca un pizzico di fortuna nel momento topico. Arbitri e infortuni? Noi non ci piangiamo mai addosso e non cerchiamo scuse, profilo basso e pedalare. Se dobbiamo segnalare un problema ne parliamo nelle dovute sedi, non in pubblico. Mercato? Io non ne voglio parlare. I ragazzi sanno che tutto dipende da loro. Abbiamo bisogno di chi ha sposato la causa Catania e i giocatori hanno bisogno della società ”.
“Avellino? Altra gara non semplice, tappa importante ma non fondamentale contro una squadra che ha voglia, entusiasmo ed è stata costruita per vincere il campionato anche l’anno scorso. Noi ci impegneremo a fare il massimo come sempre. Giocheremo determinati, ma senza pericolosi assilli. Siamo il Catania e questo ci basta in termini di responsabilità . La Serie C è un campionato aperto, ogni partita resta in bilico fino all’ultimo”.
“Chi ha giocato e chi sta in panca darà sempre il massimo. Non parlo di alternative ma di titolari. Dobbiamo stare uniti e non ‘sparare’ sul Catania, remando tutti insieme dalla stessa parte. Cali di prestazione? Direi flessione di concentrazione. A Crotone ci siamo rimessi in piedi e potevamo anche pareggiare. Difetti ce ne sono, lavoriamo per eliminarli. Non possiamo regalare il primo tempo, dobbiamo entrare in gara decisi, alti, compatti, facendo girare la palla come contro il Trapani. Dopo il 2-1 non potevamo soffrire determinate situazioni. Bisogna chiudere prima le gare“.
“Inglese? Ho già parlato del mio rapporto di fiducia e della mia fiducia in lui, ma i ragazzo è qui grazie anche a Vincenzo Grella. Roberto si sta dimostrando un ragazzo che parla poco e si fa sentire con i fatti, tiene al lavoro e lavora per la squadra. Rigore fallito da Castellini? Più che un errore è stato uno scivolone e non ha inciso sul risultato, abbiamo commentato sorridendo. Una pacca sulla spalla l’ha meritata anche per la straordinaria reazione avuta dopo l’episodio sfortunato, dimostrando una maturità notevole”.
“I giocatori tengono alla maglia, ai tifosi che incitano, i genitori dei calciatori vengono da fuori e restano incantati dal tifo di curve e tribune. Questo comporta maggiore impegno da parte nostra, maggiori aspettative da parte della città . Il futuro? Stiamo cercando di costruire ad ogni livello, io rispondo della parte tecnica e ribadisco che da questa prospettiva vedo una società che sta costruendo. Certi attacchi che sento mi rendono triste”.
“Penso ai rientri di De Rose e Sturaro prima di gennaio e Di Tacchio nel nuovo. Saranno innesti importanti ma se ci sarà bisogno di aggiustamenti provvederemo. Ora combattiamo tutti uniti. Da parte dei giocatori c’è un attaccamento al progetto nato quest’estate, ve lo assicuro. Mister Toscano? Siamo contenti del suo lavoro. Il mister è sempre franco, lucido e costruttivo”.
“Recupero degli infortunati? I recuperi si fanno con raziocinio, senza affrettare i tempi. Inoltre nel calcio moderno l’incidenza degli infortuni è notevolmente aumentata. La contingenza negativa, semmai, riguarda la concomitanza di assenze nello stesso ruolo, circostanza che non ha attinenza con il lavoro dello staff medico, che ha la massima fiducia“.
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