LA SICILIA: “Catania, crisi attuale frutto di coincidenze o qualcosa non funziona nel sistema di gestione?”

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foto Catania FC

All’interno de La Sicilia si focalizza l’attenzione sulla crisi attuale del Catania. Ci si interroga se è frutto di coincidenze o qualcosa nel sistema di gestione non funziona. “Il mercato che si ferma per un mese, nel clou delle trattative dopo che i Pelligra avevano sborsato soldi per assicurarsi i migliori difensori e il top dei centrocampisti. Le punte? Non c’erano liquidità e allora sono arrivati gli attaccanti che erano rimasti liberi”, si legge.

“Pelligra ha speso tanto l’anno passato, ha ridimensionato nel bel mezzo dell’estate. Errore. Doveva ridurre prima, non il 18 luglio, salvo poi arrivare a Catania a settembre per dire «Carusi è tutto a posto, ci rifaremo, dobbiamo vincere». Dietro questa frase c’è un progetto per rilanciare a gennaio senza scegliere nomi dall’almanacco? Il logo? Il centro sportivo che deve nascere a costo che debbano passare vent’anni?”, evidenzia l’articolo.

“Altra coincidenza: s’ammala il D.S. (e speriamo torni presto a tempo pieno) e la squadra si scioglie come neve al sole. Cos’è accaduto? Il poliziotto cattivo non controlla e ci si rilassa? Non vorremmo credere a questa ipotesi. Però è anche vero che ieri ci saremmo aspettati un intervento della società che potesse spiegare i perchè del blackout”, riporta il quotidiano.

“La prima cosa da analizzare sono i ruoli in società e l’incidenza degli uomini. Grella è uno e non può controllare in modo minuzioso tutto. Manca Faggiano ed è un bel danno. Pelligra è in giro per il mondo, Bresciano idem, Toscano ha già troppi problemi a gestire una squadra con assenze pesanti, infortuni che limitano le scelte e prestazioni degne di giocatori che sembrano all’esordio della propria carriera”, scrive Giovanni Finocchiaro che aggiunge: “Catania esalta, protegge, incita e ti manda in estasi. Ma se non sudi la maglia arrivano sentenze durissime. Ecco perchè chi firma un contratto con la società e con la città soprattutto sa che deve avere serietà professionale, lo stomaco di ferro e una personalità fuori dal comune per reggere l’impatto con la crisi attuale”.

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