EX ROSSAZZURRI – Marino: “Catania, nel girone di ritorno puoi fare una grande cavalcata. Per vincere gli attaccanti fanno la differenza. Faggiano e Toscano Top. Ho ancora voglia di divertirmi”

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Ai microfoni di Telecolor, nel corso della trasmissione ‘Corner, l’ex Catania Pasquale Marino focalizza l’attenzione sul girone C di Serie C, sul Catania, parlando anche di come sta cambiando il calcio e del proprio futuro. Ecco quanto evidenziato:

“Anche il Benevento ultimamente non ha fatto grandi prestazioni perdendo qualche punto. C’è la possibilità per il Catania nel girone di ritorno di fare una grande cavalcata. Tra le più attrezzate credo ci siano lo stesso Catania e il Trapani, che hanno costruito squadre forti. Cito l’Avellino, la sorpresa Cerignola – per modo di dire sorpresa perchè da anni fa campionati competitivi -, il Benevento ben allenato dal siciliano Auteri. E’ un girone veramente difficile, equilibrato, dove vincere è complicato”.          

La qualità dei giocatori è importantissima per vincere, l’esperienza degli allenatori può aiutare tantissimo in questa categoria ma soprattutto gli attaccanti. Io ho sempre cercato di costruire squadre con giocatori d’attacco. Puoi migliorare con il lavoro la fase difensiva ma se là davanti hai gente che salta l’uomo, crea superiorità numerica, ti consente di sviluppare una manovra offensiva ben collaudata, predeterminata con movimenti importanti credo che possa fare la differenza. Penso che chi possiede in organico gli attaccanti più bravi abbia qualche chance in più”.            

“Oggi nel calcio va di moda la partenza dal basso, che noi facevamo 20 anni fa. Più si va avanti, più cresce l’intensità negli allenamenti. Adesso si gioca molto nella fase di non possesso ricercando i duelli in ogni angolo del campo. Ci sono idee diverse che dipendono anche dalla filosofia, dalle caratteristiche di un allenatore. Ci sono giovani allenatori con molte idee valide, bisogna aggiornarsi sempre per quanto mi riguarda. Avendo l’intensità giusta, velocità di esecuzione nel guardare subito avanti quando si conquista palla perchè nel momento in cui gli avversari si mettono dietro la linea della palla devi avere pazienza facendo possesso per trovare spazio negli ultimi metri, cercando di verticalizzare prima possibile se l’avversario ti concede spazi”.  

“Faggiano e Toscano? La scelta della società credo sia stata ponderata, importante, hanno preso il top. Faggiano non lo scopriamo noi, ha fatto la A, ovunque i risultati li ha ottenuti, ha portato il Trapani quasi in A dalla C. Toscano è stato mio compagno di squadra nel 1992-93 in C1 a Potenza ed è veramente un ragazzo in gamba, preparato, serio, un professionista. Lo apprezzo molto. Un anno ricordo che io allenavo l’Udinese, lui mi venne a trovare al lido in cui andavo in vacanza per confrontarci, perchè aveva ed ha quella passione, quella voglia di fare bene sempre, dappertutto. Lo ha dimostrato vincendo diversi campionati in questa categoria. Il Catania è andato su due certezze importanti che rappresentano un valore aggiunto”.    

“Perché tanti infortuni muscolari? Ormai il lavoro dei preparatori più o meno è simile. Credo che nell’arco di una stagione capita a tutti di avere molti infortuni perchè è un campionato stressante, si gioca molto sull’intensità, anche in campi in sintetico e questo può influire tanto. Anche i terreni in cui ti alleni, se sono di buon livello”.

“Il mio futuro? Qualche proposta per allenare è arrivata ma io mi voglio divertire. Per me il calcio è sempre stato un divertimento. Il vero lavoro non inizia sul piano tattico ma quando gestisci tanti giocatori, staff medico, tecnico, stampa. Non vorrei sbagliare scelta perchè potevo fare molto di più nella mia carriera ma mi hanno condizionato delle scelte sbagliate, me la posso prendere solo con me stesso. A volte ho accettato situazioni anche difficili e complicate, ho commesso tanti errori per la mia passione. Il più grave forse è stato lasciare l’Udinese quando avevo ancora due anni di contratto. Ripeto, fino a quando c’è questa voglia di divertirmi valuterò volentieri qualche proposta che mi consente di farlo“.

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