VERSO FOGGIA-CATANIA: conosciamo meglio i rossoneri allenati da Capuano

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Foggia tifosi

Quattro sconfitte, due pareggi ed una sola vittoria. Questo il trend iniziale del Foggia sotto la gestione di Massimo Brambilla. Inevitabile conseguenza, l’esonero dell’ex allenatore della Juventus Next Gen dopo sei giornate di campionato e un turno di Coppa Italia Serie C, optando per la sostituzione con Eziolino Capuano, volto di grande esperienza del calcio di provincia che ha girato un po’ tutta l’Italia.

Da Trapani a Messina, passando per la Campania (piazze come Juve Stabia, Caserta, Avellino, Pagani, Cava de’ Tirreni), Potenza e realtà del centro/nord Italia (Rieti, Fondi, Sambenedettese, Arezzo, Modena), con in mezzo un’avventura all’estero in Belgio, durata però solo quattro gare essendosi dimesso a seguito di screzi con la dirigenza. Da circa due settimane siede sulla panchina foggiana avendo riportato una sconfitta, una vittoria ed un pareggio. Il Foggia presenta le lacune più evidenti in fase difensiva (ben 15 reti al passivo), ma la mano di Capuano si vede già nella misura in cui la squadra assume in campo un atteggiamento diverso, difendendo con maggiore ordine e badando più alla concretezza che all’estetica.

In un’intervista pubblicata tempo fa da rivistacontrasti.it, Capuano si è definito così: “Io mi sento garante del popolo che alleno. Un allenatore interpreta il ruolo del prete, deve avere una vocazione per fare questo mestiere e sopportare ciò che accade all’interno. A prescindere dall’entità della piazza in cui si trova, anche sotto il profilo tecnico/tattico, l’allenatore deve farsi garante delle emozioni di un popolo che vivono in base al risultato. Quindi Capuano lo definirei un garante, un guardiano. Il mio modo di esser schietto e sincero in un mondo pieno di ipocrisie ha limitato sicuramente quello che poteva essere un mio percorso professionale, intimorendo anche qualcuno che doveva fare delle scelte, fermo restando che sono 33 anni che alleno in maniera ininterrotta. Ciò vuol dire che il valore dell’uomo supera di gran lunga il valore dell’allenatore. È ovvio che poi, arrivato ad una certa età, ti rendi conto anche di alcuni errori commessi”. Uomo senza peli sulla lingua, Capuano è un convinto assertore della teoria che “Vince chi lecca il culo di più, sarà banale ma questa è la verità”, le sue parole.

Sotto il profilo tattico le squadre allenate da Capuano hanno un tratto caratteristico: la linea difensiva a tre sulla base di un modulo 3-5-2, alternato a varianti come il 3-4-3 o l’utilizzo di un trequartista. Non è un amante della difesa a quattro, ma ultimamente il Foggia ha dimostrato di assorbire meglio l’utilizzo di quattro difensori e domenica Capuano potrebbe insistere con tale soluzione (4-3-2-1). Punti focali del suo credo calcistico, in ogni caso, sono la cura quasi maniacale della fase difensiva, la reattività nelle ripartenze e lattenzione riservata ai calci piazzati.

In vista di Foggia-Catania, a difendere i pali tra le fila pugliesi dovrebbe esserci De Lucia, che nelle ultime gare ha preso il posto di Perina. In entrambi i casi si tratta di portieri validi per la categoria, ma De Lucia sembra ancora favorito per la titolarità in porta. Il reparto difensivo, comunque, presenta tante incertezze. In dubbio Camigliano ed il prezioso jolly Salines (braccetto o laterale destro messosi in evidenza anche in zona gol e come assist-men), in aggiunta alle imperfette condizioni fisiche di Ercolani. Si registra, comunque, il ritorno a pieno regime di Carillo, difensore esperto, roccioso, completo per caratteristiche e non a caso capitano del Foggia. Potrebbe esserci spazio dal 1′ per Parodi, abile soprattutto nel gioco aereo.

In mezzo al campo si alternano spesso Mazzocco, giocatore vigoroso e molto strutturato fisicamente, il centrocampista tuttofare Tascone, a cui non manca il fiuto del gol, Gargiulo, il quale spicca per forza, resistenza, tecnica e abilità negli inserimenti, e Danzi, profilo interessante ex Verona, Ascoli e Cittadella veloce, resistente atleticamente e dotato di buona visione di gioco. Sugli esterni domenica dovrebbero agire a destra Silvestro, 22enne di valore cresciuto nelle giovanili dell’Inter, e Vezzoni, italo-argentino abbastanza propositivo, sulla corsia mancina.

In avanti uno dei principali punti di riferimento è Emmausso, miglior finalizzatore della manovra del Foggia con 5 gol in campionato, trequartista o attaccante esterno con piede educato, calciatore estroso che ha vestito anche la maglia del Catania, faticando tuttavia ad ambientarsi ai piedi dell’Etna. Murano è il centravanti su cui punta forte il Foggia, del resto nella passata stagione ha siglato qualcosa come 20 gol tra le fila del Picerno, ma ad oggi è entrato solo una volta nel tabellino dei marcatori rossoneri. La difesa del Catania dovrà, in ogni caso, assicurarsi di tenerlo a bada perchè è sempre un avversario temibile e non facile da marcare.

Zunno, come Emmausso, proviene dal Messina ed è un altro attaccante tecnico, dotato di rapidità di azione e di pensiero. La rapidità e l’esplosività rendono Millico e Orlando ulteriori elementi pericolosi nel reparto d’attacco dei satanelli, così come non può essere sottovalutata l’esperienza e la capacità di ricoprire tanti ruoli in avanti di Santaniello, l’abilità nei colpi di testa di Sarr. Diversi calciatori del Foggia sono alla ricerca della migliore condizione, questo aspetto ha contribuito a rallentare il percorso di crescita della formazione pugliese, la quale non ha ancora trovato i giusti equilibri.

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