VERSO CATANIA-LATINA: conosciamo meglio i nerazzurri

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Terzultimo posto in classifica con 7 punti frutto di una sola vittoria, 4 pareggi e sconfitte con appena 4 reti all’attivo e 14 al passivo. Bottino decisamente magro per il Latina, prossimo avversario del Catania al “Massimino”. Non per questo i rossazzurri si potranno permettere il lusso di sottovalutare la formazione pontina. Soprattutto adesso che la dirigenza ha optato per il cambio alla guida tecnica, con Roberto Boscaglia che ha preso il posto di Pasquale Padalino.

Quando cambia il timoniere di qualsiasi squadra, spesso scatta la scintilla, qualcosa che ti porta a rendere meglio e con molta più convinzione nei propri mezzi. Chiaramente Boscaglia non possiede la bacchetta magica, soltanto oggi – venerdì 27 ottobre – ha lavorato per la prima volta con la squadra. Tuttavia, sul piano emotivo, ci si attende una scossa da una squadra che fa i conti con un ambiente legittimamente insoddisfatto per quanto fatto finora.

Pontini reduci da quattro sconfitte consecutive e andati ben presto in confusione tattica. Il precedente allenatore ha cambiato più volte sistema di gioco passando dal 3-5-2 al 4-3-1-2, fino ad arrivare al 3-4-2-1 ed al 4-3-3. Ma a parte il clamoroso successo di Avellino risalente al 21 settembre scorso, poche altre volte la squadra nerazzurra ha dato segnali incoraggianti. I numeri non mentono, tuttavia la nuova guida tecnica può generare un pizzico di entusiasmo in un ambiente attualmente depresso. Giocare a Catania, poi, rappresenta già di per sè uno stimolo importante.

Difficile prevedere con quale atteggiamento e accorgimento tattico il Latina scenderà in campo domenica pomeriggio. Di sicuro mister Boscaglia ha adottato con più frequenza in carriera la linea difensiva a quattro. Chissà se sarà così anche stavolta. Si può ipotizzare una squadra che costruisca dal basso allargando i centrali e alzando i terzini fino alla linea di centrocampo in fase di possesso. Sfruttando la larghezza del campo e la profondità per cercare di aprire la difesa avversaria.

In fase di non possesso è ipotizzabile una difesa schierata in linea con il mediano pronto ad aggredire il portatore di palla in caso di attacco centrale, una squadra che provi a recuperare il pallone attuando un pressing aggressivo. Solitamente le squadre di Boscaglia spiccano per doti atletiche e capacità di creare superiorità in mezzo al campo con il supporto particolarmente attivo delle mezzali e dei terzini, sviluppando un calcio fatto di tanta corsa e sacrificio. Tutto questo, però, è da verificare sul rettangolo verde domenica. Difficile da metabolizzare in pochissimo tempo i meccanismi, ma qualche concetto di gioco Boscaglia lo trasferirà ai suoi giocatori.

L’assetto offensivo del Latina presenta giocatori che offrono fantasia e tanto movimento. Vedi il centrocampista offensivo scuola Roma Riccardi o Di Livio, quest’ultimo apprezzabile in maniera particolare per doti tecniche e dribbling, con un cognome importante, figlio del “soldatino” nazionale. Ercolano, sull’out destro del campo, è dotato di buona rapidità, velocità e resistenza organica. Crecco, sulla sinistra, è un profilo tecnicamente valido ma soprattutto non è da sottovalutare la qualità e l’esperienza dell’esterno d’attacco Improta, che nel curriculum ha tanta Serie B ed A. Calciatore guizzante, abile nel dribbling. Anche il 33enne Martignago è un buon giocatore, ma finora là davanti è mancato qualcosa che permetta agli attaccanti di rendere al meglio delle loro possibilità. Pesano, inoltre, le assenze delle punte Mastroianni e Capanni (si aggiunge lo squalificato Bocic, ceduto in prestito dal Catania).

In mezzo al campo, conosciamo Ndoj per le difficoltà incontrate a Catania per via di una condizione fisica fin troppo deficitaria, a seguito del lungo periodo di inattività, ma se sta bene è un giocatore di livello. Non avrebbe, altrimenti, collezionato più di 140 presenze in carriera tra Serie B ed A. Petermann è un regista con circa 150 apparizioni in C, in grado di dettare i tempi, dotato di un sinistro educato che gli consente di essere un abile tiratore di calci piazzati. A difendere i pali il giovane Zacchi (proprietà Sassuolo), ragazzo di cui si parla bene. La difesa è guidata dal 27enne Vona, che può vantare un’ottima struttura fisica. Il reparto arretrato paga, forse, in diverse unità la mancanza di calciatori sufficientemente esperti per la categoria.

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